Regia di Guy Hamilton vedi scheda film
Christopher Lee fa un figurone nel ruolo dell'antagonista Scaramanga, per il resto è questo uno 007 minore poco curato sotto tutti gli aspetti (cosa inusuale per i film di James Bond) e che flirta troppo apertamente con la commedia.
Dopo il buon successo al botteghino ottenuto l'anno prima con “Vivi e lascia morire” era quasi scontato che l'accoppiata Guy Hamilton – Roger Moore non sarebbe stata toccata, tornando anzi in campo già a pochi mesi di distanza dal sopracitato film con “L'uomo dalla pistola d'oro”. Sfortunatamente questo secondo film (nono della serie, in generale) si rivelò ben al di sotto del precedente, tanto per qualità artistica così come per successo commerciale. Le note stonate sono parecchie, dalla scarsa cura per i dettagli (cosa rara nei film di Bond), agli inseguimenti lunghissimi e ripetitivi, al malcelato tono da commedia che si è cercato di dare (con scarso successo) al tutto, fino alle pubblicità (Rolex, Nikon, etc.) che proprio qui incominciarono a farsi tristemente spudorate. Nella colonna del dare metterei invece l'iconico Christopher Lee nel ruolo del malvagio Scaramanga.
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