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Mars Attacks!

Regia di Tim Burton vedi scheda film

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La recensione su Mars Attacks!

di maso
7 stelle

Il perchè Tim Burton abbia girato questo film di seguito ad "Ed Wood" mi sembra chiaro: è il completamento del suo omaggio a questo regista diventato mitico un po' per la goffaggine e un po' per la geniale biografia che il talentoso regista di Baltimora gli ha dedicato in cui vengono evidenziati i limiti del suo cinema a bassissimo costo fatto di attori da strapazzo, scenografie di cartone e effetti speciali di carta stagnola.

Il soggetto di "Mars Attacks!" avrebbe mandato in sollucchero Edward Wood Jr. che son sicuro non si sarebbe lasciato scappare l'occasione di raccontare l'invasione aliena descrivendo i marziani come degli sgorbi scheletrici dotati di un molliccio cervello all'aria aperta sopra il teschio e un indole aggressiva, battagliera e anticomunicativa che li rende dei veri e propri mostri venuti dallo spazio per impossessarsi senza mezzi termini della terra a metà del ventesimo secolo, partendo ovviamente dagli States.

Logicamente Wood avrebbe fatto il tutto a cazzo di marziano spendendo cinque kune e invece Burton fa tutto alla grande a partire da un cast di pezzi grossi disseminati in tutti gli anfratti del film a partire dal presidente Jack Nicholson impegnato anche in un altro ruolo, Glen Close sua moglie, Natalie Portman sua figlia, M J Fox il giornalista della C N N, Pierce Brosnan il ministro, Sarah Jessica Parker la soubrette, Rod Steiger il generale, Danny De Vito il gambler, passando per storici caratteristi come Paul Winfield e Joe Don Baker, nuove leve come Jack Black e camei prestigiosi di due miei registi veneratissimi che sono Jerzy Skolimowsky nel ruolo dello scienziato traduttore e Barbet Schroeder il presidente francese.

Gli effetti speciali sono ben miscelati fra trucchi visivi di scena e effetti al computer che danno al film la tipica pennellata da matinée anni cinquanta aggiornato ai tempi moderni, fin dalla animazione degli alieni che per far fede alla filosofia di Ed Wood jr sono degli esseri mostruosi inseriti in situazioni da horror movie che completano il quadro degli elementi tipici del suo cinema:

la sequenza del primo contatto è giocata sul pathos dell'equivoco demenziale della colomba fino all'esplosione computerizzata di raggi laser verdi e rossi che scheletriscono i terrestri in verde e rosso come la bandiera dai colori marziani che verrà piantata nel petto del presidnete al centro della stanza della guerra in cui le due tecniche, quella scenografica con i dischi volanti miniaturizzati e quella virtuale degli alieni, sono ottimamente miscelate.

In altre sequenze invece si isolano l'una dall'altra come ad esempio i cadaveri alieni che sono chiaramente dei fantocci di scena che avrebbero estasiato Ed Wood per la loro minuziosa fattura, e le mostruose creature al computer da scienziato pazzo generate dall'incrocio fra Sarah Jessica Parker e il suo cane oltre alla sequenza dalle fortissime tinte horror della donna aliena cammuffata che penetra alla casa bianca completando i tributi a Wood che aveva fatto della mescolanza fra horror e fantascienza il suo credo, il ruolo è affidato a Lisa Marie che in "Ed Wood" interpretava Vampira: la sua andatura ingessata e disumana mentre percorre i corridoi della Casa bianca senza mai sbattere le ciglia emana una certa inquietudine dissociandosi per alcuni minuti dalla fantascienza e la farsa che è comunque la chiave di lettura principale del film.

Burton non è uno stupido: olia il tutto con malsano umorismo che ribalta e spernacchia sognatori come Spielberg e i suoi alieni buoni e coccoloni creandone una categoria tutta sua, dei guerrafondai tanto e più degli americani che possono essere anientati solo con qualcosa di impalpabile e imponderabile come in "La guerra dei mondi", ma il suo bersaglio non è questo o almeno questo non è quello principale.

Il suo scopo è quello di dimostrare che questo cinema trash fatto con un cast stellare, una regia di gran classe e effetti speciali potentissimi non è affatto superiore a quello trash a basso costo di Wood, sia questo film che i film del suo scalcinato mentore privo di talento e denaro sono stronzate senza spessore che non hanno intento alcuno se non quello di divertire e intrattenere, suscitare qualche brivido e far passare la serata.

Secondo me è riuscito alla grande nel suo intento, dimostrando di essere geniale e fantasioso ancora una volta, pure nel suo film più insignificante e privo di contenuti umani......abbonda di contenuti alieni, specialmente di materia cerebrale.

 

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