Regia di Roman Polanski vedi scheda film
Los Angeles, fine anni ’30. Jake "J.J." Gittes(Jack Nicholson) è un detective privato che viene ingaggiato da una donna, Evelyn Mulwray(Faye Dunaway) in quanto sospetta che il marito la stia tradendo con un'altra donna. Ma la situazione si complica quando quest'ultimo viene trovato morto e Jake rischia di trovarsi al centro di un complotto….
Chinatown è il neo-noir per definizione, dove i temi dei classici dei noir anni ’30-’40 (l’anti-eroe cinico, la dark-lady,etc..) si sposano con le tecniche più moderne dei tempi(formato della pellicola, colori...).
Chinatown (1974): locandina italiana versione restaurata 2014
Non bastano di certo le innovazione tecniche-stilistiche su tematiche classiche a rendere questo film un capolavoro: in primis la sceneggiatura di Robert Towne è praticamente perfetta in tutto: nei dialoghi, nel soggetto e nella suddivisione scenica.
Polanski poi, non si limita a portare in scena il lavoro di Towne, ma dirige con personalità e grande eleganza l’opera con poche sbavature; la regia non è mai invasiva, invisibile ma percettibile , con una totale consapevolezza della posizione della MdP, il tutto condito anche da alcune trovate squisite(per esempio, la scena dove Jake sta scattando una fotografia e viene inserito cosa sta fotografando nella lente dell' obiettivo della fotocamera.)
A proposito di fotografia, come non elogiare la direzione di John A. Alonzo con una gestione di toni e luci che riporta al fascino del BN dei noir classici, aiutata dai bellissimi costumi e dalle ottime scenografie.
Chinatown (1974): Jack Nicholson, Faye Dunaway
Il personaggio di Jake "J.J." Gittes è un perfetto derivato dei protagonisti dei romanzi hard boiled (e di conseguenza dei film noir) dei quali questo film è un chiaro omaggio: un ex-poliziotto disilluso ma con una sua morale in cattivi rapporti con le forze dell’ordine, interpretato perfettamente da un Nicholson come sempre mai sopra le righe, mentre Evelyn Mulwray incarna la dark-lady con la sua sensualità e ambiguità morale, Faye Dunaway anche lei perfetta.
Da non dimenticare la presenza, nel ruolo del padre di Evelyn, di John Huston, regista di capolavori del genere quali "Il Mistero del Falco" e "Giungla d’Asfalto"
La colonna sonora di Jerry Goldsmith, enigmatica e raffinata si sposa perfettamente con le atmosfere del film, quasi centellinata ma dosata nei tempi in maniera impeccabile.
Chinatown (1974): Jack Nicholson, Faye Dunaway
Il ritmo narrativo è fantastico e per i suoi 120 minuti il film praticamente non ha mai un momento di stanca,grazie anche all'ottimo bilanciamento tra i momenti di tensione e risvolti di trama, per terminare poi in un finale cinico capace di lasciare quel senso di smarrimento con la stessa capacità di alcuni dei capolavori noir (Es. "La Fiamma del Peccato")
Voto: 10
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