Regia di Michele Soavi vedi scheda film
Fenomeni strani e violenti cominciano a verificarsi dentro a una chiesa tedesca. Una restauratrice scopre per caso che là sotto, secoli prima, erano stati tumulate vive numerose persone.
Secondo lungometraggio a soggetto per Michele Soavi, dopo Deliria del 1987; produce - con i Cecchi Gori - il padrino del regista, ovvero Dario Argento, che gli affida una sua sceneggiatura (scritta con Franco Ferrini e lo stesso Soavi) e anche sua figlia Asia, fortunatamente relegata data la tenera età in un ruolo marginale. La chiesa è un horror davvero poco impressionante, ma - va riconosciuto - girato con sufficienti mezzi e qualche buona idea qua e là; soffocata però purtroppo in un mare di banalità del genere, a partire dalla trama che effettivamente parte, si sviluppa, procede e si conclude esattamente come lo spettatore si prefigura. Nel cast compaiono anche Giovanni Lombardo Radice, Tomas Arana, Feodor Chaliapin, Barbara Cupisti e Hugh Quarshie; la mano argentiana si fa sentire - in un duplice significato - anche a livello di colonna sonora: Goblin e Keith Emerson, entrambi nomi già spesi per le musiche di film di Dario Argento. La carriera nel genere horror terminerà molto presto per Soavi, che dopo un altro paio di pellicole (La setta e il più leggero Dellamorte Dellamore) virerà in maniera drastica verso le fiction televisive. 3,5/10.
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