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Il gobbo di Notre Dame

Regia di Gary Trousdale, Kirk Wise vedi scheda film

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La recensione su Il gobbo di Notre Dame

di Lina
8 stelle

Ennesima fiaba Disneyana liberamente tratta dal romanzo "Notre-Dame de Paris" di Victor Hugo. Anche in questo caso l'amaro e tragico epilogo originale, è stato cambiato con un lieto fine per far contenti i bambini naturalmente. Una modifica dunque necessaria e giustificabile come sempre, anche se alla fine il film risulta lo stesso molto toccante e soprattutto profondo, forse uno tra i più impegnativi e commoventi mai realizzati dalla Disney.

Questa volta la trama non tratta di magia, di castelli e neppure di principi azzurri, principesse, fate, streghe e simili elementi, ma tratta tematiche drammatiche, disincantate e miserabili quali la diversità, il pregiudizio, la solitudine e le deformazioni fisiche e racconta la storia dal punto di vista degli esuli. Il protagonista assoluto è Quasimodo, considerato un freak poichè brutto e gobbo che trova conforto nell'amicizia con la zingara Esmeralda. Il tutto è reso efficace e suggestivo dalla presenza di elementi quali ambientazioni gotiche sinistre; un'ottima ricostruzione degli usi e costumi parigini del XV secolo; l'emarginazione sociale decisa da Frollo per Quasimodo sin da quando è nato a causa della sua mostruosità fisica e la sua prigionia in un'inquietante chiesa ove trascorre le giornate trastullandosi con la compagnia delle campane e di alcuni gargoyle di pietra che solo lui vede muoversi e parlare (fatto surrealistico che potrebbe anche essere una semplice suggestione della sua mente magari desiderosa di avere qualcuno con il quale confidarsi e parlare); la cattiveria e l'influenza negativa che ha il giudice Frollo proprio nei confronti di Quasimodo; il mondo diseredato della corte dei miracoli ed i suoi oltraggiosi festini carnevaleschi; i vari simbolismi di alcuni fatti e situazioni; l'ottima caratterizzazione di tutti i personaggi; l'efficace miscela di malinconia, sentimento e compassione della storia; la lotta contro la diversità; l'introspezione psicologica retroattiva di Febo ed una colonna sonora trionfale ed incisiva che difficilmente si dimentica.

 

La colonna sonora

 

Molto bella e con pezzi di genere vario (qui da noi cantati anche dalle voci di Massimo Ranieri e Mietta). Quello che mi ha emozionato di più, poichè intenso e ricco di significato è il motivo cantato da Esmeralda nella chiesa: "Dio fa qualcosa" - "God help the oucasts" in inglese. Ma anche "Quando" (Someday) è molto bello e toccante.

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