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L'ultima caccia

Regia di Richard Brooks vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su L'ultima caccia

di sasso67
8 stelle

Western "democratico" ed autocritico, rispetto ai miti fondanti del paese che esporta democrazia e benessere senza che nemmeno nessuno glielo chieda. Gli USA, ci dice Richard Brooks, si sono sviluppati sul duplice sterminio dei nativi e dei bisonti, che prima dell'arrivo dei visi pallidi costituivano un ecosistema, che era andato avanti senza scossoni per secoli e secoli. Il senso di colpa che prova Sandy - Tony nella versione italiana - McKenzie (Stewart Granger, non un interprete da teatro shakespeariano, ma qui funzionale) si manifesta riguardo ai bisonti, ma sembra riferirsi anche agli indiani, almeno per il modo di comportarsi verso la ragazza e il bambino. Ormai, qui, i nativi americani costituiscono l'ultimo gradino della scala sociale quando tentano di inurbarsi (come fa il giovane Jimmy), come i paria dell'India propriamente detta, altrimenti sono ridotti a larve, fantasmi, ad ombre rosse affamate e languenti sulle montagne e nelle riserve.

Bella parte di vilain (più che un cattivo, lo definirei un uomo che a forza di vagare nelle praterie a caccia di bisonti e soldi ha smarrito la propria umanità) per Robert Taylor, che muore come Jack Nicholson in Shining.

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