Espandi menu
cerca
Crash

Regia di David Cronenberg vedi scheda film

Recensioni

L'autore

Ciak17

Ciak17

Iscritto dal 20 aprile 2015 Vai al suo profilo
  • Seguaci 2
  • Post -
  • Recensioni 6
  • Playlist 2
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Crash

di Ciak17
10 stelle

Questo film dispone di una portentosa ricchezza intellettuale. E’ una geniale critica alla tecnologia, la quale ha creato l’alienazione e ha prodotto la spersonalizzazione dell’essere umano. Il film si basa sulla messa in scena di personaggi che da una condizione di profonda apatia emotiva ricercano in modo estremo e ossessionante la via per ritrovare i sentimenti. I protagonisti, per tentare di riappropriarsi delle proprie emozioni, hanno bisogno di uno stimolo esterno (meccanico), senza il quale sono condannati all’impossibilità di raggiungere una piena soddisfazione. Per questo mettono in atto una serie di eventi estremi (gli incidenti stradali) per rimettere in moto la loro sopita sensibilità. L’automobile, l’oggetto tecnologico più moderno della vita quotidiana, viene quindi elevata a metafora dell’evoluzione tecnologica nonché ad un’estensione meccanica del corpo umano stesso. Le numerose ed esasperate scene di sesso non sono mai fini a sé stesse, in quanto sono perfettamente contestualizzate con la trama del film e non sono null’altro che la messa in scena dell’inconscia e profonda ossessione inseguita ripetutamente da tutti i personaggi. Servono infatti per tenere viva nei protagonisti sia la capacità di provare ancora sentimenti forti che la convinzione che sia ancora possibile vivere una vita normale dal punto di vista emotivo. Il fatto che i personaggi cerchino di interagire tra di loro attraverso l’appagamento sessuale non è altro che una cruda e realistica dimostrazione dell’annichilimento dei sentimenti della nostra società e di conseguenza la ricerca dei personaggi è destinata a rivelarsi fallimentare a causa del mondo che li circonda. Dato che il film pone l’accento sul confronto tra il sesso e la tecnologia, le automobili si urtano e si ammaccano quando vengono a contatto così come accade al corpo dei protagonisti. Il solo meccanismo di comunicazione possibile tra i due mondi è quindi l’intervento dell’elemento artificiale. L’automobile diviene quindi un microcosmo, un allegorico specchio che riflette la situazione attuale (e probabilmente anche futura) del mondo intero, dominato dal sesso, dalla follia, dalla violenza, dall’egoismo, dalla malvagità, dalla ripetitività, dalla monotonia e dall’incomunicabilità e completamente svuotato di sentimenti e valori morali a causa della tecnologia. Cronenberg punta l’accento sul fatto che l’evoluzione della tecnologia rappresenti l’involuzione dell’essere umano, il quale è destinato per sua natura a rimanere da solo. In definitiva il film dipinge il mondo esterno attraverso però una prospettiva interna, l’automobile.


Il film è straordinariamente elegante ed è uno dei migliori esempi dello stile e della poetica del regista David Cronenberg. Dato che la sua carriera si suddivide fondamentalmente in due fasi, questo film fa da perfetto mediatore tra le due fasi, in quanto si incentra sulla contaminazione della carne (tema esplorato soprattutto attraverso l'horror e la fantascienza nella prima metà della sua produzione), ma allo stesso tempo trasporta il tutto in un contesto iper-realistico, intrecciando l'elemento psicologico della storia con quello fisico, oltre a portare al proprio apice tematiche sulle quali si era già spinto in altri film (come ad esempio la componente sessuale e tecnologica).

La regia di David Cronenberg è sorprendentemente imparziale e distaccata, in quanto sceglie di non giudicare mai i personaggi da lui messi in scena e di non specificare se secondo lui quello che fanno sia moralmente giusto o sbagliato. La magistrale messa in scena di Cronenberg fa acquisire al film un’atmosfera molto cupa, avvalorata dalla fotografia, dalla suggestiva colonna sonora e dai freddi scenari della città in cui è ambientato il film. Cronenberg usa inquadrature in cui ematomi, cicatrici, protesi ortopediche e gli sguardi asettici e analitici dei personaggi sono spesso in primo piano. Per dare allo spettatore la visibilità della condizione di non-emozione dei protagonisti, Cronenberg punta ad una recitazione monocorde da parte degli attori, ad una mimica facciale praticamente assente, in modo che si colga lo stato dei protagonisti.

 

Uno dei migliori thriller-erotici di sempre, uno dei migliori film di David Cronenberg (oltre ad essere il mio preferito in assoluto del regista), nonché uno dei migliori film degli anni novanta in generale. Film estremamente sottovalutato. Questo è un film erotico tanto elegante quanto intelligente come raramente si sono visti al cinema. Un capolavoro assoluto! 

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati