Regia di David Cronenberg vedi scheda film
C'è un legame indissolubile che intercorre tra sesso e dolore, tra sesso e pericolo, tra sesso e morte. E' l'impatto che si ha con il proprio corpo con l'altra materia, nel momento in cui si è più vulnerabili, e si lascia entrare, ci si lascia investire.
Cronemberg dirige forse il suo film piò ossessivo e torbido, tratto dal romanzo di James Ballard, Crash mette in mostra proprio l'alterata percezione della ricerca e appagamento del piacere di individui vittime (e artefici) di incidenti autostradali.
Come se attraverso il sesso si cercasse di superare i traumi, di ricreare rapporti, ritrovare se stessi, curare le proprie ferite, tornare a sentire il proprio corpo, anche se mutilato, proprio perché mutilato, come qualcosa di erotico.
Le scelte registiche di Cronemberg questa volta sono davvero coraggiose, scegliendo un'impostazione realistica, estremamente lenta, soffocante, spesso insopportabilmente affannosa. La lentezza dei dialoghi, delle scene di sesso, così esplicite, violente, tragiche, mostrano l'aspetto più angosciante del difficile rapporto con il senso di colpa che nasce e cresce, e il sesso, il piacere vietato, il pericolo, la sensiazione di rivivere il tragico momento, ma di saperlo questa volta controllare al fine di incanalare paura e dolore nella libido, portano l'intero racconto ad un livello di coinvolgimento emotivo altissimo, spesso disturbante. E' un film ostico e di difficile assorbimento, colpa di una narrazione pedante, ma che ha anche materiale unico, che Cronemberg riesce a giostrare al meglio.
Non per tutti, e proprio per questo, unico nel suo genere. Cast superlativo, grande colonna sonora.
tesa, coinvolgente, disturbante
perfetta
nulla
ottima prova
Tra le sue prove migliori.
Ottima. sexy e credibile
Davvero bravissimo
Sempre eccellente
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