Regia di Ralph Fiennes vedi scheda film
A dirigere Nureyev - The White Crow è Ralph Fiennes, regista e attore inglese. Nato nel 1962 a Ipswich da madre pittrice e padre fotografo, Fiennes è cugino di ottavo grado del principe Carlo ed è il primo di sei figli, quattro dei quali come lui impegnati nel mondo del cinema: il fratello Joseph è un attore, mentre la sorella Martha lavora come regista, il fratello Magnus come compositore e la sorella Sophie come filmmaker. Trasferitosi con l'intera famiglia in Irlanda nel 1973, ha studiato in varie scuole irlandesi e, una volta fatto ritorno in Inghilterra, a Salisbury, ha intrapreso gli studi in pittura al Chelsea College of Art prima di decidere di dedicarsi alla recitazione. Il primo film a cui partecipa è Cime tempestose, dove interpreta il protagonista Heathcliff al fianco di Juliette Binoche. La fama gli è arrivata però con il ruolo del comandante nazista Amon Göth in Schindler's List, ruolo che gli ha fatto guadagnare una nomination all'Oscar come miglior attore non protagonista (categoria in cui qualche anno dopo sarà nuovamente nominato per Il paziente inglese). Tra i vari film a cui ha preso parte si ricordano anche The Constant Gardener. La cospirazione, The Hurt Locker, Strange Days, 007 Skyfall, Grand Budapest Hotel e A Bigger Splash. Nel 2009, dopo essere stato ospite del Belgrade Film Fest, ha deciso di ambientare nella città il suo film di debutto dietro la macchina da presa, Coriolanus, un adattamento dell'opera di Shakespeare. Forte del successo di critica riscontrato, nel 2013 si cimenta con la regia dell'acclamato The Invisible Woman, dove interpreta il ruolo di Charles Dickens. Nureyev - The White Crow è la sua terza regia: nel film interpreta anche il personaggio di Alexander Pushkin, il mentore e insegnante di Nureyev alla Leningrad Choreography School.
Trovare l'attore giusto per interpretare Nureyev in Nureyev - The White Crow non è stato semplice. Ha sottolineato Fiennes: "Ci sono stati due differenti direttori di casting che in Russia hanno portato avanti un duro e lungo lavoro di scouting. Alla fine, aveva individuato quattro o cinque candidati al ruolo di protagonista ma la mia attenzione si è soffermata su Oleg Ivenko, un giovane ballerino ucraino che ricorda fisicamente Nureyev ma che non aveva alcuna esperienza recitativa alle spalle. Qualcosa però mi diceva che aveva un talento nascosto per la recitazione e i primi provini davanti alla telecamera hanno avallato il mio pensiero. C'era in lui qualcosa di innato che lo rendeva perfetto per la parte: seguiva alla lettera le indicazioni di regia, come se non avesse fatto altro che recitare in vita sua. Ovviamente, a riprese iniziate, l'ho seguito passo dopo passo, invitandolo a essere il più naturale e spontaneo possibile".
Il rinomato ballerino ucraino Sergei Polunin, ex stella del Royal Ballet e protagonista di un documentario a lui dedicato (Dancer), interpreta invece Yuri Soloviev, il compagno di stanza di Nureyev a Parigi, mentre l'acclamata attrice russa Chulpan Khamatova, nota per Good bye Lenin! e Under Electric Clouds, è chiamata a interpretare Xenia Pushkin, la moglie di Alexander (di cui si vocifera che ebbe una liason con Nureyev negli anni in cui con il marito lo ha ospitato in casa sua). Aleksei Morozov presta poi il volto al personaggio di Strizhevsky, l'ufficiale del KGB a cui è dato il compito di sorvegliare Nureyev a Parigi.
Parigi per il giovane Nureyev significa in primo luogo libertà. Quando vi arriva, ha da poco scoperto la sua omosessualità e trova due ottimi amici nei ballerini francesi Claire Motte e Pierre Lacotte, che faranno per lui ciò che i Pushkin avevano fatto a Leningrado: gli apriranno le porte della vita culturale e mondana della capitale francese. A portarli in scena sono gli attori Calypso Valois, vista in Qualcosa nell'aria e Personal Shopper, e Raphaël Personnaz, apprezzato in Una nuova amica. Ma la figura che più di ogni altra si rivela fondamentale per Rudi è quella di Clara Saint, l'amica dei due supportata da Adèle Exarchopoulos, attrice francese divenuta nota grazie a La vita di Adele. Ventunenne, Clara è un'appassionata di balletto e trova nella danza di Nureyev un modo per uscire dalla nebbia in cui è piombata in seguito alla morte del fidanzato e del cognato (figli del Ministro della cultura e scrittore André Malraux) in un incidente stradale.
