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Eterno femminile

Regia di Natalia Beristain vedi scheda film

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Cast Eterno femminile

A dirigere Eterno femminile è Natalia Beristain. Nata a Città del Messico nel 1981, la Beristain si è laureata con lode nel 2008 al Centro de Capacitación Cinematográfica, in regia. Il suo cortometraggio Péces Plátano è stato premiato come miglior cortometraggio messicano nel 5° Festival Internazionale del Cinema di Morelia e nel 2008 è stato presentato al Festival di Cannes come parte della Selezione Ufficiale della Settimana della Critica. Ha diretto quattro cortometraggi; il suo primo lungometraggio No quiero dormir sola è stato presentato in anteprima alla Settimana Internazionale della Critica del Festival del Cinema di Venezia nel 2012 e in più di 30 altri festival internazionali. Nel 2014, inoltre, No quiero dormir sola è stato nominato per 5 premi, tra cui miglior film e il premio come miglior attrice per Adriana Roel, dall'Accademia messicana di cinema e scienze. La Beristain è stata anche la direttrice del casting di diverse opere teatrali, serie TV e film.

Protagonista principale di Eterno femminile nei panni della scrittrice e femminista Rosario Castellanos è Karina Gidi, attrice messicana conosciuta per Demasiado amor e Abel, oltre che per le opere teatrali in cui è diretta da registi del calibro di Ludwik Margueles e Mauricio Mauricio García Lozano.

In Eterno femminile la Gidi è affiancata dall'attore Daniel Giménez-Cacho che, visto in titoli come Y tu mamá también e Blancanieves, incarna Ricardo Guerra. Ideologo marxista, Ricardo si innamora di Rosario già ai tempi dell'università. La coppia si incontra di nuovo dopo molto tempo ma i sentimenti di entrambi non sono cambiati: la loro storia d'amore riprende dal punto in cui era stata interrotta. Con l'avanzare del tempo il loro rapporto inizia a presentare delle crepe: emerge in Rosario una grande fragilità e in Guerra l'insofferenza per gli atteggiamenti della moglie, lontani dagli schemi classici imposti dalla società. Ricardo impersona proprio quella società maschilista che le impedisce di poter conciliare i suoi ruoli di professoressa universitaria, scrittrice, moglie e madre non permettendole di divenire donna pronta alla sua indipendenza. Ricardo si allontanerà insieme al figlio sentendosi accantonato a causa della scrittura e delle battaglie ideologiche della moglie.