Regia di Friedrich W. Murnau vedi scheda film
A parte i giudizi estetici, con i quali altri si saranno misurati meglio di me, voglio dire che di questo film mi ha stupito l'essenzialità: la mancanza della parola provoca una costrizione al gesto che visto con gli occhi di poi, è sublime. L'attore non si barrica più dietro frasi magari fatte, magari semplici raccordi, ma è costretto a lavorare con tutto il corpo, con tutta la mimica, e a rendere ogni sfumatura con un gesto solo e neanche tanto impercettibile. La trama poi è quasi paradigmatica nella sua semplicità, e questo ne fa già un classico. Aurora è un colpo al cuore e una botta tremenda alle nostre abitudini di spettatori gonfi e sazi di effetti speciali, di parole, di battute. Ci costringe a scavare dentro e a trovare il modo di raccordarci ad un'opera nata in un'altra epoca, in un altro momento storico, ma che ha, come ogni classico, ancora qualcosa da dirci.
Mi ha commosso, emozionato, avviluppato, preso e fatto sognare, pensare e fantasticare.
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