Regia di S. Craig Zahler vedi scheda film
Visto al Festival di Venezia 74
Vince Vought a Venezia e pare con una parte seria in un film violento..imperdibile.
E così per tempo di conquisto il mio posto in fila per godermi l’ultima fatica di questo attorone (a Venezia l’ho incontrato a passeggio ed è mastodontico diciamo 198 x 110) che mi ha sempre fatto ridere.
inizia il film ed è chiaro che anche visivamente voglia uscire dal personaggio che ha fatto in decine di film ormai tutti uguali, ed eccolo rasato, sguardo duro, tatuaggio terribile sulla nuca..il ragazzone di 2 single a nozze è arrabbiato.
Si parte col botto: licenziamento e scoperta del tradimento della moglie, da qui la scelta e la forza di cambiare vita, di andare anche contro ai suoi ideali ma al fine di ricostruirsi una famiglia.
Come immaginabile tutto degenera e il nostro Bradley è in galera, dove avrà più nemici ore libere.
da qi in poi il film si trasforma in una sequenza di scontri molto ben progettati, duelli di arti marziali e violenze di ogni tipo la fanno da padrone senza rinunciare ad un lato gore che forse ora si potrebbe anche dire tarantiniano ma evito.
Un film durissimo ma dalla battuta pronta e mai invadente o eccessiva, un film di combattimenti ma ben realizzati e ben pensati, un film da godersi con interesse.
Due ore son volate e sono molto contento che il nostro Vince sia riuscito ad uscire dalla parte che ormai gli sembrava cucita addosso.
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