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The Place

Regia di Paolo Genovese vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su The Place

di noodless94
4 stelle

Ho provato una grande delusione e una grande rabbia una volta uscito dal cinema dopo aver visto il film. 

Avevo sentito parlare di Genovese, del suo 'Perfetti sconosciuti' come un film rivoluzionario, incredibilmente bello, cosa che spero di verificare al più presto di persona dal momento che non l'ho ancora visto. 

Mi aspettavo qualcosa di grande ieri, ma ne sono uscito profondamente deluso. Eppure l'inizio era sembrato coinvolgente, pieno di aspettative. Peccato che siano rimaste lì le mie grandi aspettative, ferme, perse in quei quindici minuti che mi avevano dato una buona speranza per il film.

Non succede praticamente nulla, o forse, sarebbe meglio dire, noi non vediamo praticamente nulla. 

 

C'è questo uomo, non si sa chi sia, da dove provenga, che aspetta seduto in un locale ,che porta il nome di The Place, le numerose persone che vanno a trovarlo per chiedergli un favore, ritenendolo un mago, o qualcosa di onnipotente, in grado di realizzare i loro più ambiti desideri. In cambio questi dovranno ,solamente, fare qualcosa per lui. Questo qualcosa corrisponde quasi in tutti i casi in qualcosa di malvagio, di violento, come un pestaggio, uno stupro, costruire e piazzare una bomba. I personaggi si stupiscono, sono un po'titubanti e perplessi all'inizio, ma al cospetto del loro desiderio si lasciano convincere, cominciando dunque a cercare di raggiungere il loro obiettivo, a costo di fare del male, di far soffrire, ad altre persone. 

Il protagonista, che io ho identificato, durante il corso del film, con più entità, prima la vita, poi un Dio, poi la scelta che ci si pone davanti per raggiungere il nostro scopo, mette le persone ad un bivio: seguire la morale e dunque rinunciare al desiderio, o abbandonare la via morale per realizzare il grande sogno che ognuno di loro desidera che venga realizzato? 

Per tutto il film i vari personaggi si confrontano con l'uomo, cercando in lui una speranza, una risposta alle loro domande. 

Egli dal canto suo intreccierà le loro vite, facendo in modo che il destino di una persona dipenda da un'altra. 

In mezzo a tutta questa retorica, per me la parola chiave, ogni personaggio mostra uno dei vizi che attagliano e conducono l'uomo moderno verso il baratro. 

 

Il film sembra buono, le premesse sono buone, ma delude e tanto. Alla fine non dice nulla, gira soltanto intorno a numerosi argomenti, senza dare una precisa risposta.

Lasciando stare il fatto che sia un remake, a dimostrarlo vari video su youtube dove viene paragonato ad un altro film(credo), la sola retorica non serve a rendere grande un film. 

Ci voleva, a mio parere, che ritengo il cinema e l'industria cinematografica un mondo capace di inviare messaggi ad una grande mole di persone, di far emergere i propri pensieri in pellicoli, ma anche un intrattenimento, che permetta alle persone di godersi il film che sta vedendo, qualcosa di sottofondo, una storia forse, qualcosa che permettesse allo spettatore di recepire il messaggio più leggermente di come è stato fatto, poichè il film stanca e , come detto prima, la sola retorica non permette che il film scorra leggero fino alla fine. 

 

Mi ha ricordato un po' un altro film che ho visto al cinema l'anno passato. Mi riferisco a Collateral Beauty, altro film, dovesebbene vi sia una storia di sottofondo, il messaggio finale non arrivi, anzi sembra proprio che non esista.

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