Regia di Carlo Verdone vedi scheda film
Guglielmo Pantalei, proprietario di un negozio di articoli religiosi, non si rassegna all'abbandono della moglie Lidia, dopo 25 anni di matrimonio. La sua depressione quotidiana verrà rivoluzionata da Luna, giovane "coatta" romana, che si candida per il ruolo di commessa nel negozio di Guglielmo nonostante il suo aspetto e i suoi modi facciano più pensare ad altro.
Benedetta follia ultima fatica del regista e attore Carlo Verdone segna nella sua carriera, un altro cambio di marcia nel suo cinema. Dopo qualche film deludente, questa fase riparte innanzitutto da una nuova linfa in fase di sceneggiatura, oltre al solito Verdone si aggiungono, Nicola Guaglianone e Menotti,sceneggiatori del fortunato "Lo chiamavano Jeeg Robot".
Benedetta follia sembra avere un incontrollata energia con gag che scattano a raffica, situazioni al limite e un respiro corale che ricorda alcuni de lavori migliori del regista romano.
Pur essendo legatissimo al cinema del passato di Verdone riattraversa alcuni dei suoi motivi ricorrenti: l’attenzione alle figure femminili, la presenza paterna, presente nella foto nel negozio, la vita da reinventare dopo l’improvvisa separazione e il tema del precariato sul lavoro, unito al suo marchio di fabbrica che fonde comicità e malinconia.
Carlo Verdone dirige abilmente la sua nuova partner, Ilaria Pastorelli, al suo secondo film, in una sorprendente prova, tutto istinto, con una capacità di duettare con il protagonista con una naturalezza incredibile. Il suo arrivo nel negozio di articoli sacri come sorprendente candidata è una bomba: pessimo accento inglese, curriculum scritto a penna, la richiesta ricorrente: “So’ assunta?”. E in più gli appuntamenti al buio che sono uno dei momenti cardine della commedia.
Benedetta follia è una commedia piacevole che a tratti rimane esilarante. Dopo annate discordanti Carlo Verdone, ritrova la sua vena comica che lo aveva consacrato negli anni 80 regalando allo spettatore due ore davvero godibili.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta