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Cuore selvaggio

Regia di David Lynch vedi scheda film

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DeathCross

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Cuore selvaggio

di DeathCross
10 stelle
This whole world's wild at heart and weird on top

 

Sarà che non riesco ad essere obiettivo quando si parla di Lynch, ma anche questo "Wild at Heart" mi è parso un Signor Capolavoro.

 

L'apparente 'realismo' della trama viene ovviamente (e fortunatamente) scosso dalla vena tipicamente Surreale del Grande Regista.
Oltre ad alcune incursioni esplicitamente Oniriche, come la Strega Cattiva che appare a Lula nelle sembianze materne oppure l'Apparizione Finale della Strega Buona (Sheryl Lee, indimenticabile Laura Palmer nel Capolavoro televisivo "Twin Peaks"), tutto il Film è girato, fotografato, montato, sonorizzato e recitato come un Sogno Romantico e Drammatico con incursioni nell'Incubo inquietante, come nell'uccisione di Farragut, o nel Grotteso, come nell'inquadratura del cane che scorrazza con una mano in bocca. L'incredibilità delle situazioni e l'imprevidibilità delle reazioni rafforzano il Senso di Onirismo che sostiene l'Opera, e il tutto viene suggellato dall'Happy Ending con i titoli di coda che scorrono sopra i protagonisti sulle note di "Love Me Tender".

La Regia è, come sempre, Geniale e Visionaria, e numerose sono le scene e le scelte stilistiche da studiare: le sequenze erotiche che sfumano in bagliori colorati (grazie ad una particolare tecnica di cui non ricordo il nome); i ricorrenti dettagli di accensione di fiammiferi e sigarette (che richiamano gli altrettanto ricorrenti flashback dell'incendio che uccise il padre di Lula); l'Iconica sequenza in cui Bobby Peru si introduce nell'appartameno di Lula per pisciare (e noi lo vediamo sempre nell'inquadratura, grazie anche ad uno specchio che riflette la sua immagine) e poi la forza a implorarlo di fotterla (i primi piani sono fortemente d'impatto, specialmente per i denti marci di Peru); il ballo interrotto da Sailor per forzare un tipo, reo di averci provato con Lula, a scusarsi con la sua ragazza per poi sostituire il cantante Metal al canto, mutando drasticamente Genere Musicale proponendo "Love Me" di Elvis Presley; questa scelta viene riproposta nella sequenza in cui Lula ferma l'auto insofferente alle macabre notizie morbosamente riportate alla radio, Sailor trova una stazione che trasmette un brano fracassone e, mentre i due ballano, la mdp si allontana e la musica 'si trasforma' nel dolce Im Abendrot di Schubert.

Troviamo anche una Quantità di Violenza alquanto Sanguinolenta forse in dosi maggiori rispetto ad altre Opere Lynchane: nella sequenza d'apertura lo scatto d'ira di Sailor, accompagnato da una musica metal, ci porta alla morte violentissima (con tanto di cervello in bella mostra) del sicario; la rapina nel finale è all'insegna del Sangue e della Follia (il primo piano del volto schiacciato dalla calza di Bobby è a dir poco inquietante) che termina col suicidio splatteroso di Peru e la citata grottesca immagine del cane che se ne va con in bocca la mano di uno dei due banchieri feriti. Un richiamo al Sangue lo troviamo anche nella sequenza sconvolgente in cui la madre di Lula, fuori di sé, si copre interamente il volto con il rossetto; inoltre il Sangue porta anche a toni strazianti, come nella scena in cui la coppia si imbatte nel tragico incidente dove una ragazza shockata e gravemente ferita (interpretata da Sherilyn Fenn, la Audrey di "TP") muore lentamente e delirando.

 

L'accompagnamento sonoro è sempre sposato magnificamente con le Immagini, che siano i brani composti dal fidato Badalamenti, i brani non originali che spaziano dal metal a Presley a Schubert, oppure il suono dei fiammiferi accesi e le lunghe note profonde quasi impercettibili che costruiscono la Tensione, come nella scena d'introduzione di Bobby.
Grazie anche allo script (e, presumo, al romanzo di Barry Gifford) il Film si struttura come un Road Movie fisico e temporale (col Passato che irrompe frequentemente attraverso numerosi flashback, spesso ripetuti aggiungendo particolari rivelatori) di stampo 'selvaggio' e giovanile: Lynch riaffronterà questa struttura narrativa con toni decisamente più calmi e anziani nel Poetico "The Straight Story", dove il Passato, se non ricordo male, è pure molto presente ma rievocato attraverso i dialoghi.
Importante anche il collegamento con "The Wizard of Oz", citato spesso e volentieri nel corso della narrazione.

 

Il Cast è magnifico nel caratterizzare una Fauna di Personaggi quasi fumettistici e visibilmente schizofrenici (il Doppio è sempre presente in Lynch) ma mai monolitici e banali, a partire dal Trio di Protagoniste/a: Nicolas Cage è qui visibilmente convinto del Progetto e costruisce (a partire dalla giacca di serpente, introdotta dall'attore stesso nel Personaggio) il suo Anti-Eroico Sailor selvaggio e romantico ispirandosi (soprattutto vocalmente) a Presley; Laura Dern (già abituata a Lynch nel Cult "Blue Velvet") rende palbabile la Sensualità e la Fantasia Idealista di Lula proponendo quasi una versione 'dolce' alla Mallory Knox dello Stoneiano (e posteriore a questo) "Natural Born Killers"; Diane Ladd, giustamente candidata all'oscar, costruisce Marietta, la madre di Lula, con impressionante immedesimazione e le due attrici, approfittando sicuramente del reale legame madre-figlia che le unisce, fanno sentire in modo profondo e intimo il loro rapporto.
Degno di lode anche il reparto comprimari: Harry Dean Stanton (che tornerà a lavorare con Lynch in Film come "Fire Walk With Me" o "The Straight Story") è azzeccatissimo nei panni del mediocre ma tenero Farragut; la Rossellini (anche lei già vista e amata in "Blue Velvet", all'epoca impegnata sentimentalmente col Regista); per non parlare poi della come sempre straordinaria interpretazione di Willem Dafoe che fa di Bobby Peru ("like the country") un'Icona che intreccia in maniera imprevedibile la Follia più inquietante e pericolosa con la pateticità violenta dell'idiota con orribile e insopportabile ghigno.
A completare il quadro troviamo Crispin Glover (George McFly in "Back to the Future") qui ammirabile attraverso flashback nei panni grotteschi del folle cousin Dell), J.E. Freeman nel ruolo spietato di Marcelles Santos, oltre ad una buona parte del Cast di "Twin Peaks", dalle guà citate Fenn e Lee all'inquietante Juana Durango di Grace Zabriskie (la madre di Laura Palmer) e l'immancabile Jack Nance, a fianco di Lynch dai tempi di "Eraserhead" (dove era l'Iconico Protagonista) fino alla tragica morte nel '96, e qui ammirabile come lo strano OO Spool che i nostri eroi incontreranno in Texas prima di Bobby.

 

Per concludere, ci troviamo, secondo me, di fronte ad un altro Imperdibile Capolavoro di David Lynch, da vedere, studiare e Amare (o odiare).

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