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Tutti i soldi del mondo

Regia di Ridley Scott vedi scheda film

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La recensione su Tutti i soldi del mondo

di Isin89
7 stelle

 

 

locandina

Tutti i soldi del mondo (2017): locandina

 

Il 4 gennaio del 2018 esce l'ultimo film di Ridley Scott intitolato Tutti i soldi del mondo, un progetto di difficile gestazione che ha subito cospicue modifiche post produttive dopo che l'attore Kevin Spacey - che recitava nei panni di John Paul Getty - è stato accusato di aver molestate sessualmente numerose persone dello spettacolo. Il nuovo film del regista britannico è stato ritoccato in tempo record nel novembre dello scorso anno, rispettando in questo modo le consegne previste dalla produzione per poter inoltre parecipare alle imminenti cerimonie di premiazione.

Roma, estate 1973. Paul Getty III, nipote del ricchissimo magnate petrolifero John Paul Getty - all'epoca l'uomo più ricco del mondo-, viene rapito da un gruppo di mafiosi della 'ndrangheta mentre cammina disinvolto tra le strade della città eterna. I criminali chiedono alla madre del ragazzo un riscatto di 17 milioni di dollari e quest'ultima fa appello all'ex suocero affinché paghi l'enorme quantità di denaro per la liberazione del nipote. Getty si dimostra disinteressato alla situazione e dopo aver manifestato apertamente il suo rifiuto a pagare, la nuora Gail, aiutata dall'ex agente della CIA e attuale guardia del corpo di Getty, Fletcher Chace, iniziano un lunga trattativa con i mafiosi italiani che si dimostrerà più ardua del previsto.

Dopo anni di scottanti delusioni Ridley Scott torna sulla cresta dell'onda con un'opera compatta, solida e convincente. Fantascienza a parte - che nella filmografia di Scott occupa un filone a sé stante in quanto da sempre è stata trattata con un approccio differente - il regista di Blade Runner gira uno dei suoi migliori lavori degli ultimi tempi. Torna la potenza di American Gangster e il cinismo di Hannibal unite alle migliori intenzioni de Il Procuratore, pellicola fallita ma che conserva un'dea di base intrigante. La storia gira attorno a fatti di cronaca nera realmente successi negli anni '70 prendendosi alcune libertà narrative, soprattutto sul finale, che si dimostrano più che opportune e vantaggiose ai fini del racconto. Scott adopera una regia compatta e sicura fatta di claustrofobici primi piani sul volto degli attori e lunghe panoramiche che elogiano le bellezze di Roma e i rustici paesaggi calabresi. Visivamente incantevole, dotato di una fotografia volutamente oscurata e a tratti tetra. Un cenno a parte merita la splendida direzione attoriale. A dispetto di alcune eccezioni che confermano la regola, gli interpreti del film lavorano ottimamente a partire dal veterano Christopher Plummer, che a quasi novant'anni lavora in extremis per concludere in tempo l'opera, passando per il più che efficace Mark Wahlberg, la bravissima Michelle Williams, che regala una performance sensazionale impostata su mimiche facciali al limite tra follia ed estrema sofferenza, e l'eccezionale Romain Duris nei panni del rapitore, quest'ultimo il migliore di tutto il film.

 

Mark Wahlberg, Michelle Williams, Andrea Piedimonte

Tutti i soldi del mondo (2017): Mark Wahlberg, Michelle Williams, Andrea Piedimonte

Ridley Scott, Michelle Williams

Tutti i soldi del mondo (2017): Ridley Scott, Michelle Williams

 

Tutti i soldi del mondo è però lungi dall'essere un film perfetto o quanto meno strabiliante. Nonostante Scott sia tornato in forma smagliante continua imperterrito a commettere scorrettezze. È triste pensare che gli italiani siano visti all'estero come un branco di nullafacenti confusionari, pigre macchiette e eterni gigioni buoni solo nell'arte culinaria. Questi nei probabilmente staranno a cuore solo agli italiani ma più che una rappresentazione veritiera di un popolo e delle loro usanze, appaiono invece come una meschina caricatura destinata a non scomparire mai. Incomprensibile inoltre la scelta di commissionare la parte del mafioso calabrese a un attore francese che, pur bravissimo e ottimo nella parte di Cinquanta, avrebbe potuto essere sostituito da un altrettanto bravo interprete italiano. Basti pensare a un Luca Marinelli o a un Claudio Santamaria.

Piccoli difetti a parte, Tutti i soldi del mondo è un film riuscito in cui la potenza sfavillante del grande Ridley Scott regala due ore di puro intrattenimento e un'attenta riflessione sull'avarizia e l'incorruttibile spietatezza celata dietro il personaggio di John Paul Getty.





 

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