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Easy - Un viaggio facile facile

Regia di Andrea Magnani vedi scheda film

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La recensione su Easy - Un viaggio facile facile

di diomede917
7 stelle

CIAK MI GIRANO LE CRITICHE DI DIOMEDE917: EASY UN VIAGGIO FACILE FACILE

La stagione cinematografica si apre con un'opera prima divertente e sorprendente.

Fin dal titolo viaggia su un percorso a doppio filo......Easy come Isidoro il protagonista del film e Easy inteso come il viaggio facile facile che deve intraprendere. Andare in Ucraina con un carro funebre a trasportare la bara di Taras, un'operaio edile morto in un incidente sul lavoro. Se dietro c'è l'intento nobile di riportare la salma ai propri cari in realtà c'è la voglia di coprire l'ennesimo caso di morte bianca da parte di Filo, il fratello imprenditore faccendiere fratello del protagonista (Cameo del sempre bravo Libero De Rienzo)

Easy è un road movie surreale e grottesco che strizza l'occhio alle commedie di Kaurismaki che poggia tutto sulla mimica e sulla fisicità del suo protagonista, un più che fellininano Nicola Nocella.

Isidoro, Easy per tutti, è una promessa dei motori italiana caduta in una forte depressione che vive di psicofarmaci e cibo dozzinale, il suo fisico è strabordante parla poco (più che altro con gli occhi) ma quando lo fa sputa sempre una sentenza.

Gioca sempre alla Playstation e sta perennemente abbracciato al suo ultimo trofeo vinto.

Questo viaggio facile facile che lo porta fino ai Carpazi è l'occasione per rimettersi in gioco, per uscire dal loop dove si è smarrito. Uno smarrimento che si fa reale quando il navigatore lo fa perdere nei meandri dell'Ucraina.

Qui Isidoro fa la conoscenza di un'umanità lenta, rurale ma bizzarra quasi più di lui, il regista Andrea Magnani lo mette in situazioni al limite del paradossale stemperando con più di un sorriso la tragedia che lo circonda.

Bellissima la gara in stile Fast&Furious tra il carro funebre e un tamarro locale con tanto di foto dell'Autovelox , il recupero della bara in fiume gelido sotto gli occhi attoniti di due pescatori e su tutti Felicità cantato al comando di polizia (senza dubbio il momento più esilarante del film)

Ma è nel confronto con l'umanità locale dove il grado di comunicazione è pari a zero che emerge la lucida follia della poetica del film.

Il ristorante cinese in mezzo a un bosco oppure un prete in crisi di vocazione perchè vuole diventare una rock star fino ad arrivare alla fine senza fine dove il nostro protagonista si troverà abbracciato ad un altro tipo di trofeo facendosi l'inevitabile domanda "E adesso?".

Nonostante qualche momento di stanca, è impossibile non affezionarsi a questo simpatico elefante dentro la vetreria che è Nicola Nocella e ai suoi occhi stralunati

Easy è quell'esordio che ti fa ben sperare e il botteghino ha risposto allo stesso modo del pubblico di Locarno e credo che il passaparola lo porterà ad essere una delle piacevoli sorpese dell'anno.

Voto 7

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