Regia di Steven Spielberg vedi scheda film
Ecco il classico film dove si va sul sicuro, può piacere più o meno ma è difficile uscire completamente insoddisfatti dal cinema.
Innanzi tutto non conoscevo la vicenda che viene descritta, quindi ha anche una sua utilità storica, lasciandoci riflettere sulle potenziali affinità con avvenimenti ben più attuali.
Poi c'è la questione Meryl Streep, tutti ormai la idolatrano come attrice ma è veramente impossibile non tesserne le lodi anche per questa interpretazione, la strana fragilità di una donna potente che vive in una società maschilista viene trasmessa benissimo.
Mentre ancora non capisco come faccia Tom Hanks ad essere così bravo pur avendo la stessa espressività di Clint Eastwood, anche stavolta è infatti molto credibile.
Insieme mi hanno fatto vivere "The Post" in modo vibrante malgrado mi fossi già informato sul finale, particolare assolutamente apprezzabile.
Mi capita ormai raramente di vivere le vicende dei protagonisti di un film immaginandomi con fervore al loro posto, causandomi una sorta di sindrome di Stendhal, ma questa volta mi sono veramente trovato angosciato nel decidere le sorti della mia azienda di famiglia, il Washington Post.
L'unico neo è il ritmo un pò lento in alcuni passaggi ed una durata che poteva forse essere un pò più breve.
Comunque promosso quasi a pieni voti.
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