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Vengo anch'io

Regia di Corrado Nuzzo, Maria Di Biase vedi scheda film

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La recensione su Vengo anch'io

di diomede917
7 stelle

Con Vengo Anch'io anche la coppia Nuzzo-Di Biase fa il grande salto dalla TV al Cinema e lo fa benissimo.

Il vero punto di forza della loro opera prima è di aver lasciato al piccolo schermo i personaggi che li hanno fatti conoscere a Mai dire Gol e Zelig, mettendo la loro compicità corrosiva e politicamente scorretta al servizio di una storia solida che ricorda molto le commedie indipendenti americane in stile Little Miss Sunshine.

Non è un caso che ad aiutarli in fase di sceneggiatura ci siano Giorgio Gherarducci della Gialappa's e quel Edoardo De Angelis regista di Indivisibili e noto conoscitore di Borderline.

Al centro della vicenda 4 perdenti che più perdenti non si può a bordo di uno sgangherato furgoncino rosso, l'escamotage del road movie dal nord al sud sarà abusato ma qui funziona perfettamente.

Un depresso assistente sociale dipendente dagli psicofarmaci che va in Salento per suicidarsi, la sua compagna di Bla bla car una pregiudacata che esce di prigione dopo che ha tentato di uccidere l'uomo che l'ha sedotta e abbandonata diretta a Brindisi a vedere la gara di canottaggio della figlia nata da quella notte di passione. Con loro due ragazzi anche loro fregati dalla vita: un neomaggiorenne affetto dalla Sindrome di Asparger, paziente dell'assistente sociale che vuole conoscere il padre che lo ha abbandonato e Lorenza la figlia della pregiudicata che ha tanto dolore da vomitare alla madre e al destino in generale.

Queste sono le premesse di questo viaggio sconclusionato da Milano in Puglia via Pescara, un viaggio dove si parlerà di affetti, della felicità negata, di malattia e tossicodipendenza senza patetismo e con momenti di alta comicità.

Le facce di Corrado Nuzzo e Maria Di Biase sono messe al servizio della storia come maschere da tragedia greca, i due ragazzi supportano i protogonisti alla perfezione ritagliandosi un proprio spazio all'interno del film e preziosi sono i Cameo presenti in tutto il film da Ambra Angiolini a Vincenzo Salemme, ma sopratutto Francesco Paolantoni e Aldo Baglio ai quali vengo riservati i momenti più comici del film come la partita a tresette che sfata il mito di Rain Man e il posto di blocco del poliziotto gay.

Vengo Anch'io è un film fortemente citazionista che va da The Blues Brothers (l'uscita dal carcere di Maria Di Biase omaggia Belushi, con i vibratori che sostituiscono  i preservativi) ad Amarcord (con un VOGLIO  UNA TRIGLIA al posto della donna).

Come  dichiarato dagli stessi protagonisti, il budget ridotto e la corsa contro il tempo per finire ha un pò compresso tutte le idee proposte.

Sinceramente se il film fosse durato 10 minuti di più avrebbe giovato nell'approfondimento delle situazioni e dei personaggi.

Ma stiamo comunque parlando di un'opera prima e i risultati sono più che soddisfacenti.

Si ride, si pensa, ci si appassiona e sopratutto non ci si annoia e si esce dal cinema soddisfatti.

Una nota di demerito alla produzione, questo tipo di film avrebbe bisogno di un supporto promozionale maggiore.

Ma questo è comunque un gap del nostro sistema produttivo e distributivo.

Voto: 7

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