Una vedova bianca e la sua governante nera si arricchiscono con la formula di una farina per frittelle, di cui è depositaria la governante, che, come solo compenso, chiede per sé un funerale in grande stile. La figlia della donna bianca ama il futuro patrigno e quella della donna nera si vergogna della sua stirpe. Rifatto da Sirk nel 1959. Ma in questo caso l'originale è invecchiato peggio del rifacimento, nonostante la maestria registica di Stahl.
“Lo specchio della vita” che tutti conosciamo, quello diretto da Douglas Sirk e interpretato da Lana Turner, era in assoluto il film favorito di mia madre, per cui ho avuto modo di vederlo innumerevoli volte da ragazzino. Sono venuto a conoscenza del fatto che tale film fosse un remake solo qualche mese fa, e ieri sera sono riuscito a vedere l'originale del 1934 diretto da John… leggi tutto
Prima e meno famosa versione, rispetto a quella del mago del melò Douglas Sirk, del romanzo di Fannie Hurst: l'unico neo è nel personaggio della governante nera ripudiata dalla figlia proprio per il colore della pelle, ai limiti dello stereotipo. In questa che è la versione originale la sua differenza di razza è sottolineata dall'inglese sgrammaticato da lei parlato.… leggi tutto
Il lungo meriggio della Terra.
Le opere di Robert Charles Wilson, statunitense-canadese (California-Ontario) classe 1953, autore di 18 romanzi (più un numero quasi doppio di racconti) dal 1986 ad oggi, 6 dei…
E' invecchiato certo ma mantiene intatta una certa presa sullo spettatore e non gli si può negare una certa dose di tensione drammatica. Inoltre le interpretazioni sono eccellenti. Tabellino dei punteggi di Film Tv ritmo:2 impegno:2 tensione:2
“Lo specchio della vita” che tutti conosciamo, quello diretto da Douglas Sirk e interpretato da Lana Turner, era in assoluto il film favorito di mia madre, per cui ho avuto modo di vederlo innumerevoli volte da ragazzino. Sono venuto a conoscenza del fatto che tale film fosse un remake solo qualche mese fa, e ieri sera sono riuscito a vedere l'originale del 1934 diretto da John…
Prima e meno famosa versione, rispetto a quella del mago del melò Douglas Sirk, del romanzo di Fannie Hurst: l'unico neo è nel personaggio della governante nera ripudiata dalla figlia proprio per il colore della pelle, ai limiti dello stereotipo. In questa che è la versione originale la sua differenza di razza è sottolineata dall'inglese sgrammaticato da lei parlato.…
Voto 7. Sceneggiatura solida, per un melodrammone nel quale ci sono alcune temi di riferimento della società americana: problema razziale, in primo luogo, e mito del self made (wo)man. Decisamente meglio la seconda e successiva versione degli anni ’50, anche se i suoi 75 anni in fondo non li porta male. Personaggi e narrazione sono un po’ ingessati ma erano gli anni ’30. Indimenticabile,…
Hollywood 1934. Siamo lontani dai movimenti antirazziali, dalle battaglie di Martin Luther King e via dicendo. “Lo specchio della vita”, dal romanzo di Fannie Hurst, è una fedele trasposizione della mentalità americana media di quel periodo, ove le persone di colore non erano totalmente considerate inferiori, ma soggetti ad una condizione di inferiorità quasi naturale. È più che altro…
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Commenti (1) vedi tutti
Melodramma dai toni molto più smussati rispetto allo straordinario remake di Douglas Sirk degli anni '50.
leggi la recensione completa di marcopolo30