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La ragazza nella nebbia

Regia di Donato Carrisi vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su La ragazza nella nebbia

di ethan
5 stelle

Ad Avechot, un paesino di montagna, l'ispettore Vogel (Toni Servillo) non ricorda perché la sua macchina sia finita fuori strada e perché abbia il vestito insanguinato; ora si trova con uno psicologo, il dottor Flores (Jean Reno) ed iniziano a parlare del caso che ha sconvolto la vallata: Anna Lou, una ragazza di una famiglia appartenente a una sedicente confraternita (non meglio specificata) religiosa, è scomparsa d due mesi e i sospetti cadono sul professore di Lettere, Martini (Alessio Boni), giunto da poco nella località con la famiglia. Il fatto è diventato subito mediatico, per l'interazione tra polizia e una giornalista (Galatea Ranzi) che ha fiutato il caso e ha dato in pasto ai media un colpevole.

'La ragazza nella nebbia' racchiude in sè pregi (qualcuno) e difetti (molti) che caratterizzano spesso le opere prime: Donato Carrisi, anche autore dell'omonimo romanzo da cui trae il suo esordio, mette un po' troppa carne al fuoco e il risultato è un'opera diseguale, con diversi elementi interessanti ma non sempre sviluppati nel migliore dei modi.

A livello narrativo il film sconta almeno un'ora e mezza in cui succede di tutto e di più e il neoregista salta spesso da un piano narrativo - il dialogo Vogel-Flores e gli eventi da loro raccontati - ad un altro, dando luogo a un film che ha sempre un passo scorrevole ma con sequenze più di una volta scollate tra di loro; nell'ultima mezz'ora invece, quando si concentra quasi unicamente sui fatti delittuosi, il film funziona meglio, fino all'epilogo, caratterizzato però ancora una volta da un eccesso di disinvoltura nell'ennesima virata della trama.

La critica allo sciacallaggio dei mezzi di comunicazione, peraltro già vista e stravista, è buttata lì alla bell'e meglio, mentre l'oscurantismo religioso, di cui parrebbe essere segnata la famiglia della ragazza rapita, è a malapena accennato; al contrario, sono gustosi i duetti, ai quali purtroppo non è stato dato lo spazio che meritavano, tra Toni Servillo - che recita con il pilota automatico un personaggio per lui risaputo ma reso con classe e understatement - e Jean Reno, che recita in italiano, e soprattutto è notevole l'ambiguo professore di un Alessio Boni in gran forma.

Citazioni da classici del thriller e del poliziesco degli ultimi anni, alcune più calzanti, come la mappa delle zone in cui ha colpito il killer e il rapimento della giovane, prese pari pari da 'Il silenzio degli innocenti', altre un po' meno, come i cappelli degli agenti, che strizzano l'occhio a 'Fargo' e una sensazione generale che il regista ci sia ma debba ancora 'farsi le ossa'.

Voto: 5,5.

 

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