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Napoli velata

Regia di Ferzan Özpetek vedi scheda film

Commenti brevi
  • Un bel thriller con una buona dose di erotismo e mistero.

    commento di mosez78
  • che dire, amo Ozpetek, mi accende sempre, mi emoziona sempre, e mi fa sentire bene. Ma questo film mi ha annoiato, malgrado la bellissima ambientazione. Mi aspettavo di più, non so.

    commento di maslop
  • Film sterilissimo. Tolta la coltre di leziosità resta davvero pochissimo.

    commento di silviodifede
  • Quando non c’è la prova, rimane sempre una leggenda. Anche nel momento in cui la realtà, forse, resta una storia più vera, concreta e reale. Pardon: migliore.

    leggi la recensione completa di mck
  • Un thriller un po' confusello in una Napoli un po' diversa dal solito...ma in compenso ci regala una Mezzogiorno generosa e sfacciatamente erotica...e puo' bastare per tre stelle (per me ovviamente).

    commento di ezio
  • Un grande cast per un film che poteva spingere molto di più sul registro gotico, ma che comunque ci regala finalmente una visione estetizzante e glamour di Napoli, lontanissima dai soliti squallori di miseria, criminalità e degrado. Voto 7.

    commento di ezzo24
  • Bizzarro, ambizioso e provocatorio film di Ferzan Özpetek. Non tra i migliori. Cast strepitoso

    leggi la recensione completa di Furetto60
  • Con Hitchcock svogliatamente a spasso per Napoli.

    leggi la recensione completa di kubritch
  • Terribile, noioso, sconclusionato. Un intermezzo tra una versione povera di "50 sfumature di grigio" e Don Matteo ma senza Don Matteo. Si salvano la fotografia e qualche spiegazione della trama sul finale, ma il resto è da buttare.

    commento di AndrewTelevision01
  • Confuso e inconcludente, Napoli velata ci riporta nel mondo dell'occulto e del delirio umano senza lasciare niente. Evitabile.

    leggi la recensione completa di cantautoredelnulla
  • Non c'ho trovato niente di interessante. La Mezzogiorno col solito broncio, fotografia inutilmente sporca, la storia d'amore che non è amore ma sesso e cosi' intenso come solo un uomo può immaginare ma, credo, che una donna non desideri fare. Ricorda, ma non raggiunge, il Volver di Almodovar.

    commento di marco bi
  • imbarazzante

    commento di carloz5
  • Un Ozpetek affascinante ma un po' impantanato nei suoi punti di forza

    leggi la recensione completa di MrTorrins
  • Ambientazione suggestiva ma troppo debole la sceneggiatura per farne un vero thriller. Ottimo cast. Ozpetek cerca di bissare il successo de La finestra di fronte ma non ci riesce.

    commento di almodovariana
  • Alla fin fine, le cose non sono mai quelle che sembrano. Se Ferzan Ozpetek avesse fatto altri noir, non potremmo, oggi, che sentirci più soddisfatti....

    leggi la recensione completa di maurri 63
  • Una notte d'amore, e Adriana perderà sé stessa. O meglio, si perderà nel ricercare una sé stessa sconosciuta alla propria coscienza del quotidiano.

    leggi la recensione completa di Lehava
  • Soggetto funzionale a mostrare una ‘finta’ Napoli che da semplice location diventa la vera ingombrante protagonista, giá dal titolo. Decisamente deludente nonostante abbia a disposizione delle ottime carte da giocare come il valido regista e un ottimo cast.

    leggi la recensione completa di starbook
  • Di nuovo la consueta auto-referenzialità di Ozpetek, anche se, questa volta, con un bel soggetto e una felice, finalmente ritrovata collaborazione con una sempre più brava Giovanna Mezzogiorno.

    leggi la recensione completa di leporello
  • Napoli e' il background di un bel thriller dalle tante sfumature.

    leggi la recensione completa di rosario
  • Un Ozpetek inedito si spinge nei territori del thriller psicologico dei grandi maestri,senza tuttavia rinunciare a inutili orpelli folkloristici di una corte pomposa e fuori luogo,ben più consona nelle opere del passato.Perdendo di vista la necessità di arrivare ad un dispiegamento dei fatti se non plausibile,almeno non così sussurrato o deduttivo.

    leggi la recensione completa di alan smithee
  • Normalmente "l'inganno" sta alla base del cinema. Sin dai film di Melies lo spettatore viene ingannato ed é contento di questo. L'inganno, però, deve essere "onesto". Per lo meno a livello intellettuale deve essere un inganno onesto.

    leggi la recensione completa di frabridges