Regia di Guillermo Del Toro vedi scheda film
ET viaggiava su un filone nuovo e quasi del tutto inesplorato: quello di una umanizzazione (a volte forse eccessivamente paradossale) dell'extraterrestre che poi tanto cattivo non è (come buona parte della cinematografia antecedente aveva dipinto). Il film di Del Toro invece sceglie una via diversa, più incentrata sul sentimento e la passione, e lo fa con una certa maestria vuoi per la bravura dei protagonsiti vuoi per un caleidoscopio di colori e musica che immergono (è proprio il caso di dirlo, visto anche il tema del film) lo spettatore nel clima americano degli anni '50. Trovo che il giusto mix tra tensione della storia, attimi di spasso puro (Octavia Sepncer non lancia battute ma spilli di humor che colpiscono sempre in pieno il bersaglio) e la magia di un fantasy che si trasforma in una paradossale storia d'amore siano gli ingredienti di un film assolutamente affascinante, sospeso in una dimensione quasi irreale ma al tempo stesso ancorato ad un mondo dove tutto ruota intorno all'incontro tra due mondi che non comunicano ma che proprio per questo finiscono per capirsi e superare ogni sorta di barriera.
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