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Firecracker

Regia di Steve Balderson vedi scheda film

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La recensione su Firecracker

di mm40
3 stelle

David, meccanico in un paesino della provincia americana, è solito alzare il gomito, picchiare la madre e abusare del fratello minore. L'unica persona che ama è una cantante del circo appena arrivato in paese, ma la donna lo respinge e il dramma diviene così tragedia.

 

L’idea è di tratteggiare con toni foschi e lisergici un quadro desolante della gretta, bigotta, violenta provincia americana; il risultato però lascia un bel po’ a desiderare. Opera seconda di Steve Balderson, Firecracker è un film dalle atmosfere a cavallo fra Aronofsky e Lynch, ma senza il mistero del primo e la magia del secondo: troppo lineare nella trama, troppo monodimensionali i personaggi nella sceneggiatura che il regista scrive insieme a Clark Balderson (così nei crediti sui titoli di testa; ma il nome completo del regista è Stephen Clark Balderson e il dubbio che si tratti quindi della stessa persona non è fuorviante). E anche la scelta di alternare in maniera non del tutto comprensibile il bianco e nero e il colore (colori peraltro fastidiosamente vivaci, evidentemente ottenuti per via digitale) non paga, decisamente. L’unica ragione per cui Firecracker ha ottenuto un minimo di visibilità è da attribuire alla partecipazione in veste di protagonista da parte di Mike Patton, cantante di Faith No More, Mr Bungle, Mondo Cane, Tomahawk, Fantomas e mille altri progetti più o meno noti; e a dirla tutta Patton se la cava molto bene, alternandosi peraltro in due ruoli (David e Frank) che però nè l’autore del copione, nè gli assistenti per il makeup sono riusciti a caratterizzare in modo efficace: David è biondo e Frank moro, il primo non ha il pizzetto del secondo, ma entrambi sono malvagi e perennemente in collera con chiunque. Anche Karen Black è chiamata a interpretare due personaggi e la cosa interessante è che si tratta della madre e dell’amante di David, andando così a delineare una situazione edipica che avrebbe potuto portare indubbiamente a migliori sviluppi; nel cast in ogni caso spicca la performance del co-protagonista Jak Kendall, la cui resa nei panni di vittima profondamente disturbata è ottima. Ruolo minore anche per The enigma, l’uomo tatuato a puzzle di colore blu. 3/10.

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