Regia di Kathryn Bigelow vedi scheda film
Detroit racconta un evento poco conosciuto fuori dagli Stati Uniti, avvenuto nel motel Algiers, con protagonisti tre folli poliziotti bianchi e un gruppo di ragazzi neri. Immersa in un clima di guerra , Detroit è preda della rivolta e dei saccheggi ,che durarono dal 23 al 27 Luglio del 1967, della popolazione nera, ribellatasi per i propri diritti . Le atrocità si susseguono, lasciando lo spettatore allibito davanti a tanta violenza.
Sin dalla prima scena lo spettatore viene calato all'interno dell'atmosfera del film. Egli vive con tensione tutti gli avvenimenti. In particolar modo la scena principale del pestaggio dei ragazzi, accusati di aver sparato contro le forze dell'ordine, riesce a trasmettere molta ansia allo spettatore, il quale rimane incollato allo schermo per più di mezz'ora, con la tensione che non cala, anzi, aumenta a dismisura in numerose parti. grazie soprattutto alle prestazioni straordinarie dei giovani attori e alla grandissima qualità della regia, fatta soprattutto di primi piani che mostrano il terrore e la cattiveria delle due parti presenti.
Il tema del razzismo e delle proteste nere negli Stati Uniti durante gli anni 60 è stato trattato ,e ri-trattato, notevolmente negli ultimi anni, ma fin'ora Detroit è stato l'unico film che, senza cadere nel banale, o nella retorica perbenista volta ad un proprio tornaconto( oscar in particolare), è riuscito a trasmettermi veramente tanta ansia e tanta paura per le sorti di quei poveri ragazzi, lanciando un messaggio, e mostrando al mondo la follia umana che è stata raggiunta in quelle notti di rivolte e di scontri, in cui numerosi diritti umani sono stati violati dai tutori della legge.
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