La recensione su Moglie e marito

Moglie e marito (2017): locandina

Nel caotico sopravvivere quotidiano di una coppia borghese con figli, la carriera in ascesa della bella e spigliata Sofia si contrappone a quella in stasi del marito neurochirurgo Andrea, brillante ma frustrato per non riuscire ad imporsi con la sua nuova brillante invenzione (su cui ha investito in segreto ogni risparmio accumulato) inerente una sorta macchina per la lettura cerrbrale del pensiero.

Insomma una coppia giunta fino alla deriva, e come tale vicina al divorzio per incompatibilità sopraggiunta.

Una sera, dopo l'ennesima lite, l'uomo chiede alla moglie di aiutarlo per modulare alcune funzioni della macchina, quando un improvviso corto circuito interrompe bruscamente ogni attività dell'ingegnoso impianto. 

Moglie e marito (2017): Pierfrancesco Favino, Kasia Smutniak

Moglie e marito (2017): Kasia Smutniak

Una sorta di transfert provocato dall'incidente fa sì che la personalità di un coniuge si trasferisca in quella dell'altro, mescolando le carte e creando un vortice di situazioni imbarazzanti, ove la donna nei panni dell'uomo deve essere in grado di sostenere il ruolo complesso di medico in tutte le sue particolari e complesse sfaccettature, e viceversa l'uomo tramutato goffamente in donna, deve saper gestire il nuovo ambizioso spazio televisivo che la conduttrice è stata in grado di guadagnarsi in tv.

L'esordio felice e riuscito di Simone Godano ha innanzi tutto il merito di puntare sul ritmo frenetico, brillante, concitato della storia, scritta con verve, che ha la meglio su certe scontatezze di sceneggiatura a cui la vicenda va inevitabilmente incontro verso il suo epilogo.

Moglie e marito (2017): Pierfrancesco Favino, Valerio Aprea

Moglie e marito (2017): Pierfrancesco Favino, Kasia Smutniak

Il cinema incentrato sullo scambio dei ruoli uomo-donna è  già  di per sé ricco di capisaldi impareggiabili ed imparagonabili come "A qualcuno piace caldo" o "Victor/Victoria"; si aggiunga che questa particolate vicenda è già stata al centro di in film australiano invero poco noto, di una quindicina di anni orsono, con Guy Pierce dal titolo Nella sua pelle, di cui probabilmente questo film e' remake, essendo simili ma opposti pure i mestieri dei due coniugi coinvolti in quest'ultimo ridpetto al film che qui ci occupa.

Nonostante queste non proprio brillanti premesse (scomodi illustri precedenti ed essere remake di un film poco noto), Moglie e marito appare come una commedia briosa, spigliata e ottimamente interpretata da una coppia fantastica di attori che riescono a delineare le sfumature del loro precedente "corpo" di appartenenza sul loro opposto incongruo stato fisico attuale, con esiti esilaranti. 

Moglie e marito (2017): Kasia Smutniak

E dunque la mascolinità quasi sfacciata di Pierfrancesco Favino che si atteggia con vezzi teneramente femminili o la sinuosita' femminile del corpo notevole di Kasja Smutniak che affronta il cammino col tacco ed il collant con l'approssimazione di una dodicenne sgraziata da istruire da principio, sono momenti di cinema forse noto, ma divertenti, esaltati da un ritmo sostenuto che non lascia tregua.

Valerio Aprea, ottimo come sempre, è un terzo incomodo che ha capito tutto ma non vuole crederci, e il suo ruolo, se possibile, è ancora più divertente e riuscito di quello dei due bravi attori protagonisti.

Moglie e marito (2017): Valerio Aprea

Insomma Moglie e marito non ambisce a solcare nuovi traguardi, ma risulta una boccata d'ossigeno vitale ed insperata nel paludato e svilito territorio della commedia italiana, falcidiato ormai ogni settimana da pellicole insulse e banali ormai nemmeno più premiate al botteghino. 

Speriamo invece che ora un lungimirante passaparola premi gli introiti di questo piccolo grazioso e divertente film, che lo merita veramente.