Regia di Michael Curtiz vedi scheda film
Gioiello del cinema nel quale l'elemento thriller e quello da love-story si fondono alla perfezione sullo sfondo della seconda guerra mondiale. Vero capolavoro, impreziosito dalla mitica coppia Humphrey Bogart – Ingrid Bergman.
Il mio eroe dell'infanzia si chiamava “Mister No”. Fumetto d'avventura ed ecologia (in anticipo sui tempi) ambientato nel secondo dopoguerra nell'Amazzonia brasiliana, creato e pubblicato dal grandissimo Sergio Bonelli. Il protagonista, un pilota americano di nome Jerry Drake conosciuto da tutti col soprannome di Mister No era perseguitato da una sorta di sindrome di Casablanca. Cioè ogni volta che entrava in un cinema di Manaus dove proiettavano il film di Curtiz accadeva qualcosa che non gli permetteva di vedere la pellicola fino al the end. Ecco, il mio interesse per “Casablanca” è nato così, in maniera alquanto indiretta, tanti anni fa, prim'ancora che il cinema stesso attirasse la mia attenzione. Eppure per una ragione o l'altra neppure io ero mai riuscito a vederlo. Fino a ieri sera. E devo dire che Bonelli il film cult da dare in pasto (seppure a spezzoni) al suo pilota anti-militarista l'ha scelto proprio bene, perché non credo di ricordare altre opere in cui un thriller e una love-story sullo sfondo della periferia sabbiosa della guerra mondiale riescono a fondersi in maniera così sublime. Capolavoro impreziosito dai due colossi Bogart – Bergman.
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