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La decima vittima

Regia di Elio Petri vedi scheda film

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La recensione su La decima vittima

di alfatocoferolo
8 stelle

C'è una meravigliosa (ed è dir poco) raccolta di racconti fantascientifici che comparve per la prima volta in Italia nel 1959 e che annovera una serie di perle a firma di mostri sacri come Bradbury o H. G. Wells che avrebbero influenzato la letteratura del genere sia in campo letterario che cinematografico. In questa raccolta troviamo un altro personaggio molto amato dai cultori del cinema e delle serie TV, il topolino Algernon che parteciperà, insieme a Charly (vedi I due mondi di Charly), ad un esperimento in grado di donare l'intelligenza ai più sfortunati, un episodio saccheggiato dalle serie tv, dal cinema e persino dai cartoni animati dei Simpson. Il racconto che interessa a noi è anch'esso un capolavoro indiscusso della fantascienza e si intitola La Settima Vittima; parla di una società del futuro in cui le guerre sono state eliminate canalizzando la violenza insita nell'uomo in un gioco di ruolo molto realistico in cui compiano Cacciatori e Vittime designate. Un gioco dalle regole molto semplici che in realtà saranno un po' modificate in questa trasposizione filmica ma a tutto vantaggio della messa in scena, affidata a sceneggiatori di capacità indiscussa come Tonino Guerra, Ennio Flajano e lo stesso regista Elio Petri.

Nel racconto l'effetto sorpresa del finale è tutto un altro ed è per questo che ne consiglio la lettura a prescindere dal film ma la struttura basilare della storia resta immutata. Qui vi è probabilmente un finale un po' forzato ma di contro vi è decisamente più tensione e la storia si lascia guardare con grande piacevolezza, se si esclude la colonna sonora molto fastidiosa che nel finale chiude comunque in bellezza con la meravigliosa voce di Mina.

Probabilmente lo stesso Petri lesse Le meraviglie del possibile poiché un altro racconto sembra esser citato in questo film ovvero quello di Matheson. Nella società ucronica descritta nella pellicola, infatti, gli anziani sembrano fare la fine paventata nel racconto L'esame, destinati ad essere "smaltiti" dalla società una volta raggiunta un'età avanzata.

Una piccola perla per chi ama il genere con una Ursula Andress statuaria.

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