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Rosemary's Baby

Regia di Roman Polanski vedi scheda film

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AdrianMarcato93

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Rosemary's Baby

di AdrianMarcato93
10 stelle

Noi siamo Rosemary

Questa è la mia prima recensione e penso anche che sarà la mia ultima perchè è l ' unica che ritengo utile divulgare; ho creato adesso il profilo che cita tra l ' altro proprio questo film, film che per me è il più bello che abbia mai visto. Ho un debole per i film che creano tensione e sono ammantati di mistero e quest ' opera rappresenta forse il picco più alto raggiunto in questi due aspetti; lancio inanzitutto un messaggio a tutti i Franco Ricci che popolano questo sito dicendo che Rosemary Baby's NON è un horror, o almeno non lo è nel modo in cui ci è stato rappresentato questo genere negli ultimi anni, ridotto a mostri, splatter e apparizioni improvvise da salti sulla sedia e non va assolutamente anzalizzato sotto questo aspetto; Roman Pola?ski in questo film riesce a creare paura dal solo sospetto che quello che sta succedendo sia vero, riesce a farci entrare nella mente di Rosemary e immergerci nelle vicende come se fossimo noi al posto suo, riesce a farci preoccupare per la sua sorte come in nessun film mi era mai capitato, tutto questo senza uccisioni, mostri, violenza ma soltanto con il pensiero del pericolo incombente. Le vicende, i dialoghi, i personaggi sono rappresentati con un realismo e una leggerezza spaventosa, non vi è traccia di retorica, gli elementi sovrannaturali sono solo citati e fino all'ultimo non si capisce se siano frutto di falsi sospetti della protagonista probabilmente impazzita o la verità; si perchè tutto il film è un enorme dubbio che solo nel finale viene risolto, finale che è il microcosmo del film ovvero minimalista, basso di toni eppure così agghiacciante nella sua semplicità. E' questo il segreto del film, creare un ambiente quotidiano e realistico, evitando gli stereotipi ( i personaggi sono veramente reali cosi come i dialoghi che insieme permettono di affezionarsi veramente alla protagonista e di temere per lei, a differenza di qualsiasi film horror moderno dove non si vede l ' ora che accada qualcosa di orribile ai personaggi), e di immettere in questo ambiente elementi spaventosi e sovrannaturali con una gradazione in crescendo, che stridono con il realismo generale dell ' opera e che permettono quindi l ' insinuarsi del dubbio su cosa sia vero o falso e su chi può essere coinvolto o no in tutto ciò. Lo spettatore è Rosemary, e come lei è abbandonato a se stesso e diviso tra paranoie e razionalità, e quando il dottor Hill non crede a nulla di quello che lei dice sembra che è il film a chiedere allo spettatore "ma veramente stai credendo che tutto questo sia vero?"; questo è possibile grazie al realismo della vicenda, così accentuato che porta lo spettatore a credere di più alla possibilità che Rosemary sia impazzita che agli elementi irrazionali presentati. Oltre a tutto ciò vanno aggiunti due elementi fondamentali che si inquadrano uno in un contesto sociologico e l ' altro in uno psicologico/antropologico: il primo è influenzato dal contesto storico di riferimento e rappresenta il minamento della certezza di sicurezza e tranquillità di uno stile di vita ( quello della classe medio - alta borghese ) e il secondo è rappresentante dell ' amore materno, che spinge la protagonista ad accettare l ' orrore in nome di un sentimento/dovere nei confronti della propria creatura. Un film senza tempo, unico e conturbante, che inquieta e coinvolge come nessun alieno, spettro o zombie ha potuto e potrà mai fare.

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