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La casa della 92ª Strada

Regia di Henry Hathaway vedi scheda film

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La recensione su La casa della 92ª Strada

di Baliverna
8 stelle

E' una felice unione tra il genere documentario o cronaca, e il film recitato, con una prevalenza forse del secondo. Henry Hathaway fa una cronaca asciutta e precisa di un caso realmente avvenuto, in cui delle spie naziste negli USA stavano per rubare il segreto per fabbricare la bomba atomica. Il film è teso e coinvolgente, e propone una serie di personaggi credibili, benché guardati giocoforza un po' da lontano. Molto incisiva risulta la spia donna, un sotto-capo dei nazisti infiltrati negli Stati Uniti. Moralmente e sentimentalmente è una specie di blocco di marmo, un robot comandato a distanza dai servizi segreti nazisti, una persona spietata e dedita anima e corpo alla causa di Hitler. Inoltre è assolutamente non femminile, e non a caso ad un certo punto si traveste da uomo.
La pellicola offre inoltre alcunie immagini di eventi reali, come spezzoni delle cineprese nascoste, e pure le foto del massiccio arresto di spie naziste che ad un certo punto fu operato. Non manca un'interessante panoramica sulle tecniche usate per i messaggi nascosti e cifrati, e per la loro decriptazione.
Il film assomiglia per lo stile forse a "Chiamate Nord 777", altra riuscita opera di Hathaway.
L'immagine che questo esso dà dell'FBI è molto positiva, ma forse anche a ragione. Viene esaltata la capacità di collaborazione e l'impegno quotidiano degli investigatori per la giusta causa di opporsi alla Germania nazista. L'invenzione della bomba atomica è stata una sciagura per l'umanità, ma se essa fosse finita nella mani di Hitler la storia avrebbe senza dubbio seguito un altro corso.

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