Regia di Pupi Avati vedi scheda film
Profondo rosso uscì un anno prima e travolse tutti. Questo filmettino esce un anno dopo, copia l'idea del capolavoro di Argento (il quadro come scena del delitto) e non solo quella (la casa abbandonata che compare a tre quarti del film, guarda caso come il capolavoro, e altro) e pretende pure di fare paura, volendo risultare pure originale. Ma si può? E' sconcertante l'impassibilità con cui Avati dirige, senza rendersi conto (forse, ma non ci metterei la mano sul fuoco) di essere stato anche lui contagiato ovviamente dal capolavoro. E pertanto tutto risulta una copia sbiadita e ridicola (si, a tratti, dove deve spaventare, il film annoia), nonchè con un soggetto che presenta delle stupidaggini incredibili (lui che al telefono sente la finta voce della ragazza morta e si precipita da lei senza considerare minimamente che è una trappola). Ma per favore! Mediocre è un complimento
Sta in piedi per miracolo, perchè la struttura è stata fregata a Profondo rosso
Mamma mia com'è bravo... ma dai!
Misera
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