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L'ora più buia

Regia di Joe Wright vedi scheda film

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La recensione su L'ora più buia

di steno79
7 stelle

Interessante biografia di Winston Churchill, "Darkest hour" è un film che si pone nella fitta schiera dei cosiddetti "film d'attore", dove il motivo di interesse è garantito più dal divo al centro della scena che dal lavoro del regista. Gary Oldman vi trova qui l'occasione più ghiotta per prendere l'Oscar, che l'Academy sicuramente gli darà, e fornisce un'interpretazione di puntiglioso istrionismo che andrebbe sicuramente ascoltata in originale: non saprei dire in che misura restituisca l'immagine del prototipo, ma è sicuramente da lodare per un'intensità espressiva fuori del comune. In quanto alla regia di Wright, è abile, molto attenta ai valori visivi dell'immagine grazie alla pregevole illuminazione di Bruno Delbonnel, ma forse meno personale rispetto a quanto ci fece vedere in "Anna Karenina", a tratti minacciata da una certa enfasi e da una certa retorica che si affaccia nello script del neozelandese Anthony McCarten. Il film si concentra sul periodo in cui Churchill salì al potere e dovette prendere l'ardua decisione di proseguire le operazioni di guerra a Dunquerque, in un momento in cui la sconfitta dell'Inghilterra e della Francia sembrava certa; la sceneggiatura prevede molte scene di interni in cui dominano i conflitti verbali, con un impianto claustrofobico che in generale è valorizzato con sapienza dal regista. Tuttavia, come dicevo, in certi momenti si ha l'impressione di un meccanismo narrativo non perfettamente oliato: Churchill viene trasformato in un eroe populista di fronte ai "cattivi" Halifax e Chamberlain, in maniera piuttosto schematica, il re Giorgio VI sembra una figura priva di spessore, la scena in metropolitana ricorre ad un "politically correct" troppo buonista, troppo zuccheroso e in definitiva poco credibile, inserendo anche un nero nel lotto dei figli del popolo che benedicono il grande leader nell'ora del pericolo supremo. Peccato, perchè se non fosse per queste piccole sbavature sarebbe un ottimo prodotto di intrattenimento, con buone intuizioni figurative e drammaturgiche, un ritratto del protagonista un po' di parte, ma capace di creare empatia nel pubblico richiamando al dovere i sudditi britannici nel momento in cui si affaccia la Brexit con le sue incognite sociali ed economiche. Invita ad approfondire la figura di Churchill, che oltre ad essere stato un leader fra i più importanti del secolo scorso, fu anche uno storiografo insignito di un premio Nobel per la letteratura e, a quanto dicono alcuni, una persona che dovette lottare per anni contro la depressione e una sorta di disturbo bipolare.

voto 7/10

Ben Mendelsohn

L'ora più buia (2017): Ben Mendelsohn

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