L'unione di Othello e Desdemona porta con sé dolore e morte invece che gioia e festeggiamenti. Iago li spia e trama contro di loro, insinuando nel fiero Moro il germe della gelosia: suggerisce perfidamente l'idea che Desdemona ami segretamente Cassio, scelto come luogotenente al posto di Iago stesso. Othello è accecato dal sospetto, che pian piano, sempre fomentato da Iago, si trasforma in ostinata convinzione. La passione lascia il posto solo alla vendetta e alla tragedia. Shakespeare e il suo dramma ritornano per l'ennesima volta in un adattamento cinematografico. Questo di Oliver Parker (attore e regista di teatro, al suo primo lungometraggio per il cinema) vuole essere particolarmente attento alle atmosfere, alle scosse emotive e alla carica erotica. Niente a che fare con Welles e Laurence Olivier.
Non la migliore trasposizione Shakespeariana di Branagh, regista di formazione e predisposizione teatrale , anzi, ha proprio il vezzo del teatro portato sul grande schermo, che stavolta, se la cava meglio davanti la telecamera piuttosto che dietro.
Ha fatto meglio prima e dopo questo.
Voto 6½ / 7
Ci fu un tempo in cui Branagh amava trasporre importanti opere teatrali...in opere cinematografiche.
Anzi, non so se fosse il suo esordio, sia come attore che come regista, ma la prima volta che lo vidi fu proprio nel suo "Enrico V" (suo come regia ) e mi appassionò a quel cinema dalla forte impostazione teatrale.
Negli anni a seguire vennero almeno altre due… leggi tutto
VOTO : 6.
Dopo aver letto una serie di critiche piuttosto spaventose ero pronto al peggio, invece, secondo me, il film si salva, pur rischiando, e non sempre a ben donde, una visione moderna di un testo importante (poi Parker è riuscito a fare di peggio).
La storia si conosce, qui il regista ha scelto di soffermarsi soprattutto su alcuni dei suoi aspetti, ricostruendo con buoni mezzi… leggi tutto
Ci fu un tempo in cui Branagh amava trasporre importanti opere teatrali...in opere cinematografiche.
Anzi, non so se fosse il suo esordio, sia come attore che come regista, ma la prima volta che lo vidi fu proprio nel suo "Enrico V" (suo come regia ) e mi appassionò a quel cinema dalla forte impostazione teatrale.
Negli anni a seguire vennero almeno altre due…
VOTO : 6.
Dopo aver letto una serie di critiche piuttosto spaventose ero pronto al peggio, invece, secondo me, il film si salva, pur rischiando, e non sempre a ben donde, una visione moderna di un testo importante (poi Parker è riuscito a fare di peggio).
La storia si conosce, qui il regista ha scelto di soffermarsi soprattutto su alcuni dei suoi aspetti, ricostruendo con buoni mezzi…
Questa volta Branagh non dirige ma si limita a interpretare Iago: alla regia c’è l’esordiente Oliver Parker, poi distintosi in altri due adattamenti teatrali (da Oscar Wilde). Qui bada all’essenziale, senza perdersi in fronzoli decorativi, e il risultato è più che buono: gli attori sono al posto giusto, l’intreccio è sapientemente costruito e…
Infedele
Odia i neri, INVIDIA, SERPEggia, è lui il grande nemico del Moro di Venezia.
La parola d'ordine è FIDELIO, Eyes Wide Shut...
...
...
in bagno mentre nessuno ti vede un bel lavoro da KID-man invidiando…
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Commenti (2) vedi tutti
Non la migliore trasposizione Shakespeariana di Branagh, regista di formazione e predisposizione teatrale , anzi, ha proprio il vezzo del teatro portato sul grande schermo, che stavolta, se la cava meglio davanti la telecamera piuttosto che dietro. Ha fatto meglio prima e dopo questo. Voto 6½ / 7
leggi la recensione completa di LucioLoLoryLoreCerto il film è costruito come un grande videoclip, ma l'interpretazione di Brannagh è grandiosa e il film si lascia guardare con piacere.
commento di florentia viola