Regia di Sydney Pollack vedi scheda film
Non ci dovrebbero essere mai intoccabili di nessun tipo, oltretutto qui siamo in lavoro tratto da una commedia di successo teatrale, prima di tutto (io ho visto un buon adattamento con Carla Gravina), ma quello che c'è di insolito è che un film di Wilder ha sbarricato ricordi e altro rimanendo nell'immaginario collettivo,anche per le nuove generazioni che lo hanno recuperato tramite tv e DVD, si aggiunge poi l'icona forte della Hepburn, di Borgart e Holden. La cecità è stata così forte da non solo dirigerlo, ma anche produrlo, magari scegliendo un casta anche adatto, ma la rivisitazione doveva essere meglio giustificata e diversa, tutto sa di falso e rivisto e riadattato; il regista non è l'ultimo arrivato e quindi sa il suo mestiere, ed a tratti questo appare in maniera evidente, specialmente nella seconda parte, ma viene a manca l'aroma della favola, che forse in altri tempi era più giustificata, ma che in tempi recenti non al si nota più di tanto. Non c'era bisogno di scomodare un remake per costruire una storia come questa e magari ci si guadagnava più in credibilità. L'eleganza non manca, anzi diciamo pure che si basa molto su questa, ma non basta per riempire il vuoto di un'idea sprecata, anche se fotografato dal geniale Rotunno.
Storia rivisita e gradevole, ma inutilmente ripetuta
Regia ligia, ma non basta per dare quella magia che avrebbe avuto e ha nell'originale
Non si può dire che è fuori posto
Perfetta, ma il confronto non regge e non per colpa sua. Peccato, questa attrice non è stata molto fortunata nella scelta dei film
Ideale per il suo personaggio
Partecipazione di eleganza
La francese di sostegno
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