Regia di Roger Donaldson vedi scheda film
I primi 30 minuti fanno ben sperare: la descrizione di Sil, aliena clonata dagli umani a partire da un DNA ibrido, la sua evoluzione progressiva con la graduale presa di coscienza sono ben centrate su un clima introspettivo affatto banale. Il soggetto però è in pauroso gliffhanger sul baratro del ridicolo e Donaldson resta in panne tra ambizioni filosofico-antropologiche (con il pedante spiegone dell’equipe) e B-Movie (il finale, ad alto tasso di improbabilità). Grossolanamente amalgamati gli FX in digitale (mediocri) con quelli in lattice (buoni). Volgare l’apporto artistico di HR Giger.
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