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Léon

Regia di Luc Besson vedi scheda film

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ElvistoPolliniAmbarocco

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Léon

di ElvistoPolliniAmbarocco
7 stelle

Due cuori, due anime che nel momento di difficoltà di incontrano ed imparano a vivere.

Lèon. Un titolo particolare per un film di gangster, sparatorie e sangue ma che rimane in testa.

Questo film è ritenuto uno dei migliori film francesi e non fatico a dire che è un riconoscimento meritatissimo.

 

La storia è molto carina anche se semplice.

Una giovane ragazzina (lei si professa 18enne ma in realtà per me non supera i 14 anni) interpretata dalla fantastica Natalie Portman ha una famiglia di pazzi: la matrigna pensa a tutto tranne che seguire la figlia e figliastri, il padre è uno spacciatore, la sorellastra è una carogna. L'unico a salvarsi è il fratellino.

La vita di Matilda (Natalie Portman) viene sconvolta quando viene a far visita a casa sua un tipo particolare che si rivela essere un pazzo scatenato oltre che il capo spacciatore del padre della ragazzina. A quel punto il film per Matilda subisce una brusca accelerata. Nel frattempo si vede la figura di Lèon: killer spietato, uomo schivo, particolarmente taciturno e parecchio strano (già solo per come si veste). L'uomo (sui 40/45 anni suppongo) è vicino di casa di Matilda ed assiste giornalmente alle violenze che la ragazzina subisce e soprattutto è spettatore non pagante di quanto avviene a Matilda per colpa del "pazzo furioso".

 

Da quel momento le anime di Matilda e Lèon si uniranno: se la ragazzina diventa donna, Lèon impara a vivere, impara ad amare se stesso, la vita e gli altri.

Il finale - un po' scontato - è pieno di feels in quanto si può immaginare come finisca e comunque è da applausi l'uscita di scena di Matilda e di Leon. Se la prima ha imparato ad amarsi ed è ormai una donna, Leon vede la luce fuori dal tunnel e cioè di liberarsi finalmente di quella tetra oscurità in cui aveva vissuto a causa del suo "lavoro".

 

Un film dove Natalie Portman recita da Dio e dove i sentimenti che esprimono i due attori protagonisti (mi inchino di fronte a Jean Reno) non fanno da contorno alla vicenda intera MA SONO ESSI STESSI LA STORIA.

E' un film strano perché non è un film sui gangster, è un drammatico che si sviluppa tra sparatorie e altro.

 

Unico difetto: la musica poteva essere un po' meglio.

Da vedere comunque!

Voto: 7.5

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