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Cold War II

Regia di Lok Man Leung, Kim-Ching Luk vedi scheda film

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La recensione su Cold War II

di AndreaVenuti
8 stelle

Cold War II è un film hongkonghese del 2016; scritto e diretto dal duo Sunny Luk e Longman Leung, già autori del primo capitolo del 2012 (//www.filmtv.it/film/55055/cold-war/recensioni/836642/#rfr:none). 

Attualmente fa parte del catalogo Prime Video.

 

Sinossi: Il nuovo commissario di polizia di Hong Kong Sean Lau (Aron Kwon) poco dopo l'arresto del terrorista Joe Lee (Eddie Peng), figlio del vice direttore di polizia Waise Lee (Tony Leung Ka-fai), rivece una telefonata dagli uomini di Lee i quali richiedono l'immediata scarcerazione del loro leader pena la morte della moglie del commissario (appena rapita).

Sean Lau sta per iniziare una nuova guerra dove entreranno in gioco diverse forze pubbliche e politiche...

locandina

Cold War II (2016): locandina

Il primo capitolo del 2012 sorprese un po' tutti con una narrazione intrigate e multigenere, dove intrighi politici e poliziesco hi-tech si amalgamavano alla perfezione, il tutto con una messa in scena estremamente ricercata ai limiti dell'ardito.

La coppia di registi ben conscia di quanto fatto nel recente passato, decidono di continuare sulla falsariga dell'opera precedente a tal punto che questo Cold War II possiamo ritenerlo a tutti gli effetti non un sequel bensì un secondo atto stile Tarantino con Kill Bill, ma con l'importantissima aggiunta di una possibile lettura critica alla realtà socio-politica contemporanea di Hong Kong.

 

Il film si apre con la marcia funebre che rende onore ad Albert Kwong (Gordom Lam), braccio destro di Waise Lee, morto nel film precedente; durante la commemorazione dell'agente il nuovo commissario Sean Lau prende parola elogiando l'operato del collega e sostenendo come la polizia di Hong Kong sia a completa disposizione della popolazione; discroso alquanto retorico e soprattutto fuori luogo se pensiamo a cosa stia succedendo in questo periodo nell'ex colonia britannica con la polizia che prende a bastonate i manifestanti, tuttavia il personaggio interpretato da Aron Kwon è la personificazione dell'ideale commissario che agisce pensando davvero al bene della comunità, lasciado da parte i giochi di potere politico. Discorso analogo può essere fatto per il personaggio di Chow Yun-fat (new entry di qualità assoluta che si aggiunge ad un cast già incredibilmente ricco) che interpreta Oswald Kan, ex giudice ora membro chiave del consiglio legislativo di Hong Kong, soggetto che odia gli abusi di potere e gli intrallazzi sotto banco attuati da uomini potenti.

Yun-Fat Chow

Cold War II (2016): Yun-Fat Chow

Tuttavia le allusioni alla realtà contemporanea non si fermano assolutamente qui, ed infatti scopriremo come i terroristi del film precedente siano in realtà ex agenti speciali dati per morti, assoldati da Peter Choi (Chang Kuo-ciu) un ex commissario di polizia immanicato con esponenti di spicco della politica locale e non; l'obiettivo di Choi è quello di formare, attraverso macchinazioni politiche, un nuovo governo costituito da persone a lui fedeli e quindi facilmente malleabili, in modo tale da far fuori avversari politici.

Sunny Luk e Longman Leung sfruttando il personaggio di Choi, criticano aspramente alcuni politici locali legati al governo centrale di Pechino (pensiamo all'attuale capo esecutivo Carrie Lam, fortemente contestata dalla popolazione); anzi potremmo considerare Choi una sorta di spia cinese che prova a controllare nell'ombra la politica hongkonghese.

 

I registi inoltre ci tengono ad evidenziare sia quanto il potere politico possa compromettere anche la persona più integerrima sia mostare la falsità del mito della democrazia in quanto ci saranno sempre personaggi ambigui che manovreranno i politici come marionette, a tal proposito pensiamo all'insabbiamento finale attuato dal governo con la popolazione tenuta all'oscuro di tutto.

 

In base a quanto detto dunque si intuisce come la sceneggiatura sia complessa ed articolata, tuttavia se seguito bene il film non risulta per nulla confuso; menzione d'onore anche per le varie dinamiche tra i personaggi che mantengono sempre alta la tensione come confermato ad esempio dal minimale, enigmatico e struggente rapporto padre figlio tra Waise lee e Joe Lee.

scena

Cold War II (2016): scena

Da un punto di vista tecnico il lavoro svolto dai due registi è ineccepibile con una messa in scena elegante, a tratti sontuosa ma sempre al servizio della narrazione.

Non mancano alcune chicche degne di nota, dalle panoramiche dall'altro che ci mostrano la maestosità di Hong Kong passando per le sequenze action, centellinate e studiate alla perfezione; il primo vero gun-fight si verifica all'interno di una galleria con uno stile che rievoca la ricercatezza formale e geometrica di Johnnie To, alternato a frangenti ancora più spettacolari alla Dante Lam con un tocco melodrammatico come confermato da alcuni rallenty finali che combaciano con la morte di un soggetto.

Splendido e convulso anche il mexican stand-off all'interno del dipartimento di sicurezza tra gli uomini di Waise Lee ed Sean Lau.

 

Unica pecca la mancanza del personaggio di Andy On che nel precedente capitolo pur apparendo per pochi minuti si era ritagliato un ruolo interessante nel racconto, in quanto assassino di Albert Kwong (Gordom Lam) e soprattutto si era infiltrato tra gli uomini chiave di Sean Lau.

Detto questo siamo su livelli alti considerando pure che tra i finanziatori troviamo la China film group ed la Edko Beijing; dunque non era semplice realizzare un film del genere, ma molto probabilmente i censori cinesi non si sono accorti alle allusioni verso la madre patria, bene così.

Un terzo, e presumibilmente ultimo, capitolo è in pre-produzione.

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