Regia di Darren Aronofsky vedi scheda film
La vita di una coppia viene sconvolta quando sulla soglia di casa si presenta uno sconosciuto, trascinando la loro esistenza verso il barato.
Diretto e sceneggiato da Darren Aronofsky, che scrive di getto (in 5 giorni) questo horror psicologico, che risulta essere anche il suo film più complesso e audace
Aronofsky fonde, a livello stilistico, il marcato astrattismo di The Fountain con l’inquieto "Pi Greco il teorema del delirio", ottenendo come risultato un film complesso dai molteplici piani di lettura, ma allo stesso tempo claustrofobico e ansiogeno sia per scrittura che per la messa in scena.
La regia mantiene un certo grado di pacatezza rispetto a Requiem for a Dream o allo stesso Pi greco, avvicinandosi allo stile adottato in The Fountain o il cigno nero, con inquadrature strette, profondità di campo limitata, concertandosi sui dettagli, sia dei protagonisti che degli oggetti, serrando sul montaggio e incanalando appunto il senso vertiginoso di angoscia che pervade la pellicola, il tutto coadiuvato dall’ottima fotografia di Matthew Libatique e le inquiete musiche di Jóhann Jóhannsson.
Il film è una gigantesca allegoria, o meglio un insieme di metafore: sull’amore, il narcisismo, il cristianesimo, il divismo estremo, il tutto portato in un vortice di terrore psicologico, dove l’astrattismo si fonde e confonde con la realtà, e la forza brutale dell’immagini porta lo spettatore ad uno stato di sconvolgimento e smarrimento che pochi film riescono ad infondere.
Ottime le prove attoriali del cast, in primis i due protagonisti: un Javier Bardem ispirato, che nella sua apparente bontà cristiana nasconde un narcisismo feroce e non solo…mentre Jennifer Lawrence bravissima nell' esternare l’angoscia e il terrore nell’essere impotente e sopraffatta dagli eventi che le accadono.
Un film coraggioso che riesce ad incutere un potente senso di smarrimento ed angoscia fuori dal comune, ma, per quanto siano potenti, forse rischia di perdersi nelle sue allegorie, al limite tra l’audace e il pretenzioso.
Voto: 8.5
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