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Amici miei

Regia di Mario Monicelli vedi scheda film

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FABIO1971

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La recensione su Amici miei

di FABIO1971
10 stelle

Antani come se fosse Mario Monicelli ma anche un po' Pietro Germi, visto che, se la cirrosi epatica non l'avesse stroncato prima, l'avrebbe girato lui. E allora il primo amico, altro che zingaro, è proprio Monicelli, che non può che ringraziare Germi e gli dedica il film, un Monicelli sul livello della sua grande guerra prematurata e dei soliti tarapii tapiochi anche un po' ignoti e pure compagni al grido di "Branca, Branca, Branca, leon, leon, leon". Non mancano un Totò, o un Gassman, o un Sordi, perchè posterdati per due, anzi per cinque, c'è pur sempre un Tognazzi che è molto di più di una supercazzola, anche prematurata, ma sempre come fosse baciato da una grazia nelle sfumature che non è tanto un clacsonare, perchè allora potremmo dire, per il rispetto per l'autorità, che anche soltanto le due cose come vicesindaco, oltre che i supercazzolanti Moschin, Noiret, Del Prete, Celi e lo sventurato Blier, che non hanno di certo perso i contatti col tarapia tapioco. E no, perchè antani come trazione per due anche con cofandina, il disincanto e i toni crepuscolari di un film che insieme a tutti quelli che si erano tanto amati dell'anno precedente sta (e continua a stare) alla commedia italiana degli anni Settanta come i mostri sorpassanti di Risi scappellavano quella dei Sessanta fifty fifty come fosse mea culpa. La cifra stilistica supercazzolata, infatti, sia in Scola che in Monicelli, è la memoria, lo sguardo tarapiocante al passato, l'inadeguatezza al presente, in definitiva la presa di coscienza di una generazione schiava dello sbiriguda veniale, cinico, amaro, soprattutto con ribaltone ma sempre col sorriso sulle labbra, di certo non riconducibile esclusivamente alla goliardia o ad una beffarda trivialità da osteria. Manca ancora la scoliana giornata particolare e poi sulle glorie della commedia nostrana potrà calare finalmente il sipario con la barella anche per due. Aspetti, mi porga l'indice: ecco, lo alzi così, guardi, guardi, guardi, lo vede il dito? Lo vede che stuzzica?

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