Regia di Ingmar Bergman vedi scheda film
La storicizzazione del momento è basilare e gli innati pricipi femministi si fanno sentire insieme al vicino '68. Una sceneggiatura dello stesso regista, che si affida alle sue attrici in maniera fisica ed insostituibile. un'esperienza pazzesca per le due intepreti che si denudano, in maniera sconcertante. La critica all'attrice è indubbia, la vita vissuta rimane schiacciata da quella interpretata.. Un Bergm
an cantore dell'animo femminile in maniera eccezionale, gli uomini non appaiono se non di sfuggita..
Stupefacente il momento storico televisivo in Vietnam ed l'accoprpamento fisico delle due attrici
Un'attrice in crisi sceglie il mutismo, le viene affiancata un'infermiera che finirà per essere la sua vittima
Accena solo pochissime parole, la sua recitazione è sempre e solo di sguardi ed ironia sarcastica ed enigmatica
Una inteprete ed una intepretazione che ci fa rimanere allibiti, quanto è grande. I suoi soliloqui non ci annoiano mai, ci fa vivevre completamente le sue vicende, dal sensuale al drammatico
Un Bergman che farebbe pensare al teatro se non fosse svolta in maniera che più cinamatografica non si può
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