Regia di John Ford vedi scheda film
Un gran bel film. Prima che il cinismo di Pekinpah invadesse il genere, si trovavano ancora film come questi, dove i personaggi compiono un cammino di redenzione, dalla furfanteria alla virtù; dove si trovava ancora posto per la legge morale e per la fede. Fa un po' strano qui vedere il grande John Whayne fare il rapinatore di banche, ma la sua interpretazione è grandissima. I tre banditi all'inizio non hanno quasi niente di positivo: ladri, spacconi, bugiardi. Salvando il bambino, però, tra mille prove e sofferenze, diventano tre brave persone. La salvezza miracolosa è un inno alla fede contro ogni evidenza umana e contro ogni sorridente scetticismo. Il protagonista vede le sue scelte giuste premiate oltre che dalla salvezza, anche dal riconoscimento del villaggio. Anche per questo è un grande film. Finale fordiano e aperto alla speranza.
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