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Moonlight

Regia di Barry Jenkins vedi scheda film

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La recensione su Moonlight

di SatanettoReDelCinema
4 stelle

Hai un titolo maestoso, la cui realizzazione tecnica è impeccabile e il fattore emozionale è indescrivibile.

Un titolo che oggettivamente è almeno cinque spanne sopra ad ogni altro titolo presentato nelle categorie in cui presenzia la sua voce.

Con un titolo del genere potresti scrivere la storia, fargli fare una meritata incetta clamorosa di premi tecnici per poi consacrarlo definitivamente facendogli vincere il massimo riconoscimento.

Potresti farlo, e sarebbe giusto e legittimo.

Poi però ti ricordi di una cosa: tu sei l'Academy. Il titolo in questione, per quanto superlativo, divino e capace di seppellire ogni altro titolo uscito nell'ultimo decennio (ok, forse qui esagero, ma è per rendere l'idea), non ha un fondo abbastanza tirapalle per poter ambire a qualcosa del genere.

Insomma, la storia non s'ha da fa, e anzi è meglio ritornare sul solito ingiusto cannovaccio.

E fu così che l'ultimo Oscar al miglior film lo vinse Moonlight di Barry Jenkins.

 

 

Okokokokok, prima che nei commenti un po' di gente mi linci virtualmente vi ricordo che questo è uno sfogo Personale dettato da opinioni Personali. Che poi io sono uno che valuta sempre più il valore oggettivo di un'opera piuttosto che il gusto soggettivo, quindi se ve la dice uno come me questa cosa avete di che fidarvi.

Comunque, Moonlight, altrimenti detto 12 anni al Dallas Buyers Club.

Già, perché per le tematiche che interseca in esso e il modo con il quale i due film ispiratori hanno fregato tutti alla grande agli Oscar del 2014, un sottotitolo del genere credo sia obbligatorio.

Ma c'è una differenza: almeno 12 anni schiavo Dallas Buyers Club erano due bei film. Per quanto il fondo fosse tirapalle, come film avevano un loro perché e una fattura non superficiale.

Moonlight invece è seriamente il nulla.

Avete presente ciò che ho detto su The Neon Demon di Refn? Visivamente impressionante, ma contenutisticamente parlando un buco nero.

Ecco, per Moonlight è più o meno la stessa cosa, con la differenza che il film di Jenkins una base di contenuto quantomeno ce l'ha, ed è pure una base solida, per Dio!

Il problema è che la base non basta, e purtroppo c'è solo quella. Una base sulla quale ci puoi fare magari un mediometraggio di 40 minuti, non un film di due ore, e infatti i tempi sono dilatati e la sceneggiatura è costituita da troppi dialoghi inconcludenti.

 

La vera verità è che Moonlight è un film palloso come qualsiasi altro, se non fosse che si è forgiato di ben tre delle più prestigiose statuette del panorama cinematografico, soprattutto quella di "miglior film".

E' un film che si poggia su una trama ricattatoria, in cui il protagonista è un afroamericano omosessuale che cresce in un ambiente da puro ghetto, magrolino e insignificante, bullizzato a scuola e maltrattato da chiunque, con la madre drogata e il padre assenteista (in)giustificato.

Sarà che, come annunciato dalla critica mondiale, "ridisegna la figura dell'omosessuale in maniera coraggiosa (??)", ma intanto i luoghi comuni del caso ce li ha tutti, roba che non ha nulla da invidiare in confronto all'aberrante Precious di Lee Daniels.

Questa sparatoria di luoghi comuni crea una sopravvalutazione naturale per chiunque, e porta a sopravvalutare anche altri aspetti del film come ad esempio le interpretazioni attoriali. Voglio che adesso qualcuno mi spieghi cosa OGGETTIVAMENTE avesse in più la performance di Mahershala Ali rispetto a quelle degli altri nominati per esser riuscita a strappare l'Oscar all'attore non protagonista. Seriamente, cosa c'è di particolare in questa interpretazione rispetto a quella di Michael Shannon in Animali notturni per esempio??

 

Che poi Moonlight è effettivamente un film pregevole dal punto di vista estetico, con una regia molto pulita e fluida e una fotografia dai contrasti interessanti. Ma ripeto, è come per il film sul Demone a Neon del danese pseudo-visionario: se il film ha una regia da opera d'arte ma un contenuto discutibile per me non può passare.

Per me in definitiva Moonlight è un film noioso e per nulla meritevole della stima che ha.

Poi ripeto, queste sono opinioni mie e personali, magari questo mio odio nei confronti del film di Jenkins è una fase momentanea dovuta alla delusione della notte degli Oscar e in futuro rivaluterò il film, chi lo sa...ma per il momento la forbice non può che passarci in mezzo.

 

Voto: 5--/10.

 

 

 

 

p.s. Comunque il film divino, superbo e capolavoro istantaneo a cui mi riferivo era La La Land, qualora non si fosse capito.

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