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Quiz Show

Regia di Robert Redford vedi scheda film

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La recensione su Quiz Show

di SalvoVit
8 stelle

 

Grande film questo, diretto da un R. Redford davvero in forma come mai. Quiz Show si pone verso lo spettatore come un tipico film d'inchiesta, cinema di cronaca come è sempre esistito, ed invece risulta essere un grande esempio per il cinema in generale, non solo del genere.


Redford porta al cinema uno scandalo alquanto interessante, ovvero quello riguardante un Game Show (o telequiz) anni '50 molto popolare: il Twenty One. Herbie Stempel, un personaggio alquanto grottesco, di origine ebrea, è da settimane campione incontrastato dello show. La sua popolarità però inizia a calare e Dan, l'organizzatore dello show, lo 'costringe' a sbagliare la domanda finale dello show. Charles Van Doren, giovane professore universitario, diventa il nuovo campione e in poco tempo riesce a diventare il nuovo idolo televisivo. Dan non riesce ad accettare la sconfitta e decide di intraprendere azioni legali. Nonostante il ricorso venga insabbiato, il caso riesce ad attirare l'attenzione di Richard Goodwin, un giovane procuratore.

 


Redford non delude per niente, anzi, riesce a realizzare un'opera davvero potente, che fa il suo lavoro nel migliore dei modi e mostra allo spettatore l'America dell'intrattenimento che non fa altro che stordire ed ingannare lo spettatore che, inconsapevolmente, ne vuole sempre di più e diventa solo uno strumento con il quale persone ben più potenti ed importanti riescono ad incrementare la loro potenza e la loro importanza ma soprattutto la loro ricchezza. Perchè se c'è qualcosa di cui questo Quiz Show parla è specialmente di questo: i soldi. In questo film, nessuno può fare a meno di essere affascinato e sedotto dal denaro che facilmente (ed ingiustamente) riesce ad essere guadagnato da chiunque capiti, anche solo per caso, in quel sistema, in quel mondo qui tanto giustamente criticato da Redford.


La grandezza di Quiz Show sta nel fatto che non si perde mai in sciocchezze o in banalità. Quiz Show va dritto al punto, alla visibile critica che Redford vuole fare verso un mondo che ha sempre stordito ed ingannato chiunque. In quest'opera viene mostrata una vicenda interessantissima che ha per la prima (?) volta smontato il teatrino che veniva allestito dal mondo dell'intrattenimento e che ogni volta riusciva (e a dire il vero riesce ancora benissimo) ad illudere e a vendere facilmente ogni piccola cosa insignificante e futile che l'essere umano fosse in grado di concepire.


L'America e il mondo della televisione per la prima volta in ginocchio davanti alla giustizia che finalmente è riuscita a dire la sua. Gli anni '50 stanno per finire e non manca molto alla voglia di verità e di realtà che il mondo vorrà e desidererà. Questo è un momento simbolico per gli Stati Uniti d'America e per il mondo intero. E' solo l'inizio della fine di un'era e il tutto viene rappresentato in modo sublime, senza dubbio.

 


Quiz Show è puro cinema. Sembra quasi non essere più un'opera d'inchiesta o di analisi o la rappresentazione di una storia accaduta. Questa è un'opera che mette in primo piano il cinema puro, fatto di tutti i suoi pregi e contraddizioni. E' un'opera che mette in primo piano la narrazione, il dramma e l'intrattenimento nelle proprie forme più pure.


E non si può non menzionare una sceneggiatura di gran classe firmata Paul Attanasio, calibrata nei minimi dettagli, la quale riesce ad essere portata sullo schermo da un Redford che fa uso di tutte le sue capacità registiche per farlo, e si vede. Ogni sequenza, ogni inquadratura sembra essere davvero studiata nei minimi dettagli. Il montaggio è quasi magistrale ed il tutto riesce ad essere valorizzato da interpretazioni grandiose. Turturro e Fiennes, con due personaggi completamente differenti, riescono senza dubbio a rubare la scena con due fantastiche interpretazioni. Curioso e fantastico (almeno secondo me) il ruolo, seppur piccolo, di Martin Scorsese, uno Scorsese che sembra essere completamente a suo agio nelle, per lui, inusuali vesti di attore. Unica pecca, almeno a livello di sceneggiatura, forse, la voglia, in alcuni punti, di calcare ed insistere su certi caratteri (anche a volte un pò macchiettistici) di certi personaggi (come quello di Turturro o di Dan Enright ed Albert Freedman, i produttori dello show), ma non importa, è solo un capriccio.

 


Quiz Show è grande cinema, quel tipo di cinema che non è facile vedere nel cinema d'inchiesta. Tanti sono i film d'inchiesta o di denuncia che vengono fatti, specialmente in tempi più recenti, ma pochi, pochissimi, riescono a rimanere nella mente dello spettatore come quest'opera ci riesce.

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