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Pronti a morire

Regia di Sam Raimi vedi scheda film

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La recensione su Pronti a morire

di Maciknight
4 stelle

Con questo film la Stone, allora splendida trentasettenne con i soldi che le uscivano dalle orecchie, producendolo si è tolta qualche capriccio, e lo si percepisce bene se si visiona il film attentamente. Si è concessa di appagare qualche velleità da protagonista western, e non si è fatta mancare nulla grazie alla regia di Raimi, che in quanto a creare spettacolarità ad uso commerciale se ne intende. Tutti, dicasi tutti, gli ingredienti classici del genere western sono stati inseriti, tutti i luoghi comuni, gli stereotipi, le citazioni, le forzature artatamente confezionate per sostenere la Stone ed i suoi beniamini (in fondo si tratta di attività ludica), ma anche i punti di forza e parecchia inventiva nel cercare di proporre qualche variante e valore aggiunto. La Stone interpreta un personaggio che sembrerebbe la versione femminile di Leonardo DiCaprio (che in questo film pare un adolescente imberbe, idolo delle fanciulle del villaggio, ma che come pistolero è a credibilità zero), nel senso che negli atteggiamenti e nelle posture gli assomiglia a tal punto che sembrerebbe sua sorella nel film, ed infatti i due legano, nonostante potenzialmente sarebbero avversari. Più che una pistolera sembrerebbe una psicolabile, sicuramente disturbata, con scarsissime probabilità di sopravvivenza in un contesto come quello, se ci fosse realismo, ma il film è commerciale, ben confezionato ma rimane commerciale e non si preoccupa molto di risultare realistico, e quindi si fa quello che si ritiene il pubblico ed il produttore si aspetti. Solo che si finisce per perdere di vista il senso di quello che viene proposto, non si capisce se si sono presi troppo sul serio o se volevano invece scherzare maggiormente, ma in tal caso l’ironia è carente, come anche il divertimento, considerando che si tratta di morti ammazzati a iosa. La padronanza del mestiere si percepisce che c’è nel regista e negli attori, soprattutto Hackman non delude mai, ma si ha la sensazione che manchi qualcosa, qualcosa che doveva maggiormente giustificare un simile investimento. La Stone poi nel ruolo di pistolera vendicatrice è veramente poco credibile, sembra più adatta per qualche spot pubblicitario, l’unica scena che le riesce bene è quella di sesso con Crowe, che è più confacente al suo genere di performance cinematografica in cui possiede talento. Non sorprende che il film non abbia avuto successo.

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