Regia di Denzel Washington vedi scheda film
TRAMA
Questa pellicola è l'adattamento cinematografico del dramma teatrale "Fences" di Wilson, premio Pulitzer per la drammaturgia.
Troy Maxson (Denzel Washington) è un ex campione di baseball che lavora come netturbino, vivendo modestamente insieme alla sua famiglia. Troy è padre di due figli: Lyons, illegittimo di 34 anni, e Cory, adolescente avuto insieme alla moglie Rose.
Il suo matrimonio è felice e il suo unico scopo è vedere il figlio Lyons con un lavoro fisso e impedire che Cory segua la strada del football di cui è una promessa.
Le sue convinzioni sono contestate dai due figli: il grande vuole fare il musicista, il piccolo ha la stessa passione per lo sport che aveva il padre da giovane.
L'atteggiamento autoritario del padre, il suo eccesso di protezione nei confronti del figlio piccolo, portano ad uno scontro generazionale.
Il mondo di Troy, semplice e felice, crolla all'improvviso quando egli confessa alla moglie un tradimento, dopo 18 anni di fedeltà, che porterà alla nascita di una bambina...
In seguito Cory si scontra con il padre, rinuncia al football, e parte come marines iniziando la carriera militare...
GIUDIZIO CRITICO
Il Washington regista non ha paura di essere fedele in maniera rigida al testo teatrale.
Questo appesantisce l'impianto del film, che riulta essere , in alcune sequenze, troppo prolisso.
Tutte le caratteristiche che sono specifiche del teatro, l'unicità di tempo e luogo, il districarsi della trama nei dialoghi piuttosto che nell'azione, risultano spesso enfatiche in un'opera cinematografica.
Nonostante questo, "Barriere" è un grande film.
Il cast è perfetto anche nei ruoli minori, Washington e Viola Davis danno luogo a dei duetti da antologia della storia del cinema.
"Barriere" è, quindi, un film d'attori. Washington, per la prima volta, ci appare invecchiato e ingrassato ma questo nulla toglie al suo carisma magnetico che abbiamo ammirato in tanti capolavori (Hurricane, He got game, Malcom X).
Viola Davis corona la sua carriera con questa interpretazione drammatica e noi scommetteremo sulla sua vittoria agli Oscar come Miglior Attrice non protagonista.
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