La recensione su Un eroe del nostro tempo

di mm40

3 stelle

Alla fine della seconda guerra mondiale, nella miseria diffusa, si ritrovano a vivere sotto lo stesso tetto cinque persone: una coppia, una vedova con un figlio ormai maggiorenne e un'altra vedova sola. Fra gli ultimi due scocca la scintilla di un amore difficile, specie per le rabbiose idee politiche del ragazzo, fervente sostenitore del regime appena caduto.

Un eroe del nostro tempo: dal romanzo omonimo di Vasco Pratolini. O, meglio: il romanzo omonimo di Vasco Pratolini illustrato, poco più e poco meno; la trasposizione in forma di sceneggiato televisivo operata dall'esperto Piero Schivazappa - che scrive la sceneggiatura insieme a Franco Ferrini - è aderente alla pagina scritta in maniera calligrafica, parecchio rispettosa insomma della penna dello scrittore toscano, con tutti i pro e i contro che ne conseguono. I pro sono essenzialmente da ritrovare nell'aderenza al testo, ma vanno poco oltre; fra i contro, il primo e più grande sta sicuramente nella differente forma espressiva che necessariamente richiede una rappresentazione per immagini: Schivazappa inventa pochissimo, lascia spesso gli interpreti a recitare in interni e predilige i dialoghi all'azione, costruendo così un discreto mattone sul piano della fruizione degli spettatori. Produzione Rai suddivisa in tre parti, ovverosia tre puntate da un'ora ciascuna; gli attori principali sono Scilla Gabel, Gianni Garko, Jole Fierro, Walter Ricciardi, Nunzia Greco, Nazzareno Natale. Il successivo impegno di Schivazappa, da ormai tre lustri regista Rai impegnato più volte in sceneggiati tratti da romanzi nostrani, sarà con il celeberrimo Pasticciaccio di Gadda (1983). 3/10.

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