Espandi menu
cerca
La strana coppia

Regia di Gene Saks vedi scheda film

Recensioni

L'autore

21thcentury schizoid man

21thcentury schizoid man

Iscritto dal 22 dicembre 2008 Vai al suo profilo
  • Seguaci 35
  • Post 2
  • Recensioni 137
  • Playlist 6
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su La strana coppia

di 21thcentury schizoid man
7 stelle

Oscar Madison (Walter Matthau) e Felix Ungar (Jack Lemmon) sono grandi amici. I due stanno attraversando un periodo diametralmente opposto: il primo, dopo essersi diviso dalla moglie, abita da solo in uno spazioso appartamento situato al dodicesimo piano di un palazzo e vive la sua nuova condizione di single con serenità. Il secondo, invece, è sposato ma un bel giorno sua moglie gli dice di voler divorziare. Da quel momento, Felix precipita nella disperazione. In preda allo sconforto più assoluto, si reca in un albergo dove prende una camera con l’intenzione di suicidarsi buttandosi giù dalla finestra ma dato che questa è bloccata deve rinunciare al suo proposito. Con il morale sotto i tacchi, Felix va a casa di Oscar per giocare a carte, e quest’ultimo, temendo che l’amico possa compiere un gesto estremo, decide di ospitarlo nella sua abitazione, senza però immaginare che quella decisione gli sconvolgerà la vita.

Diciamolo subito: Gene Saks, autore di film dignitosi e gradevoli come “A piedi nudi nel parco” (1967) e “Fiore di cactus” (1969), non è Billy Wilder, e “La strana coppia” (1968) non è – per citare un paio di titoli fondamentali della notevole filmografia del maestro austriaco illuminati dalla presenza di Lemmon e Matthau – “Prima pagina” (1974) o “Non per soldi… ma per denaro” (1966), ma nonostante ciò bisogna riconoscere che il film diverte, riuscendo a strappare, oltre alle risate, un giudizio positivo. Se la pellicola risulta spiritosa, gran parte del merito non è del regista, che si limita a svolgere il suo compito diligentemente, ma della mitica coppia formata da Jack Lemmon e Walter Matthau, che nelle vesti dell’ipocondriaco Felix, fissato con l’ordine e la pulizia, e del trasandato Oscar, gran bevitore, fumatore e giocatore di poker, sono semplicemente strepitosi e in grado di riempire la scena con la sola presenza.

La pellicola, che all’inizio degli anni Settanta ha generato una serie televisiva dallo stesso titolo interpretata da Tony Randall e Jack Klugman e che ha avuto un seguito nel 1998 diretto da Howard Deutch, “La strana coppia II”, è tratta dall’omonima commedia di Neil Simon (che ha curato personalmente l’adattamento per il grande schermo della sua opera), e a volte l’origine teatrale si fa sentire, ma a far passare in secondo piano questo difetto ci pensano i due mostri sacri di cui sopra, che nella commedia ci sguazzano come pesci nell’acqua tenendo alto il ritmo e, soprattutto, il divertimento a colpi di battute e gag, regalando così allo spettatore numerose occasioni per ridere.

Un film spassoso, quindi, diretto dignitosamente e recitato superbamente (oltre ai due interpreti principali, mattatori assoluti e incontrastati, sono molto bravi anche gli attori che ricoprono i ruoli secondari, con una menzione particolare per Monica Evans e Carole Shelley, che recitano nei panni delle sorelle Piccioni, Cecily e Gwendolyn), che offre un buon intrattenimento e che contiene almeno una scena esilarante, durante la quale è impossibile non ridere: quella in cui Jack Lemmon, mentre si trova al ristorante insieme a Walter Matthau, fa degli esercizi assurdi per aprire le Trombe di Eustacchio. Lui continua a fare dei versi inconcepibili, e intanto i clienti del locale lo osservano con uno sguardo a metà tra lo stupito e l’incuriosito. Una scena irresistibile, da antologia della comicità, che da sola giustifica la visione del film.

 

http://starless1979.wordpress.com./

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati