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Respectable - The Mary Millington Story

Regia di Simon Sheridan vedi scheda film

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La recensione su Respectable - The Mary Millington Story

di zombi
5 stelle

ci sono voluti 21 anni perchè la pornografia in inghilterra venisse resa libera, dopo che mary millington smise di combattere la propria guerra personale contro la società puritana inglese, soccombendo ad essa. 

mary quilter, sposata maxted, in arte millington cominciò ben presto a sentire il fuoco della disinibizione nascere dentro di sè. e il passo dall'arrivare quarta ad una gara di bellezza nel paesello natìo, a posare nuda e girare il primo loop hardcore non fu poi così tanto lungo. 

minuta, ma ben fatta, con un viso non bello e dai tratti prorompenti, mary usò se stessa per cominciare a prendere a schiaffi il perbenismo britannico. la sua forza, da ciò che traspare e viene detto nel documentario, non era tanto quella di togliersi i vestiti e mostrarsi il più lasciva possibile SOLO per il gusto di farlo. oltre a ciò mary, che aveva bisogno di soldi per curare l'amata madre ammalatasi di cancro, ambiva ad un ruolo da protagonista assoluta nel gestire la propria immagine di schiaffeggiatrice della pubblica (falsa) pudicizia.

sposata ben presto ad un uomo che non amò mai, cominciò con il posare per delle foto in topless per poi accettare piacevolmente ogni posa che toglieva sempre più veli.... come un'apertura di cosce può cambiare il mondo!!!!!!.... qualcuna prima o poi l'avrebbe fatto, in inghilterrala la prima a mostrare la propria vagina aperta fu lei!

amante del sesso, arrivò a girare in tour il regno britannico per sponsorizzare la propria immagine grazie al senso degli affare del suo pigmalione david sullivan e nei quartieri sud di londra aprì il suo sexy shop, giusto davanti alla stazione della polizia.

e tutto questo sempre con quel bel suo sorrisone da provincialotta ne bella ne brutta, che l'ha resa simpatica al popolo e appetibile ai potenti. con il crescere della fama e l'apertura della sua carriera al genere cinematografico soft delle commedia scollacciate che la rese ancora più famosa, crescevano però anche i problemi. il suo sfregio di aprire il sexy shop di fronte alla polizia e soprattutto di vendere materiale illegale sotto banco, fece si che il negozio venisse perquisito e svuotato sempre più spesso. 

che ci sia una china discendente non è una novità. e mary cominciò a conoscere anche la sua ed era così esplicitata che lascia sgomenti. invecchiata anzi tempo, assuefatta alla cocaina e oppressa dai debiti, il sorrisone della bella e svestita contadina della stalla accanto, si spegneva di foto in foto. nonostante si facesse di tutto per migliorare le foto, bastava guardare gli occhi per accorgersi drammaticamente di come quella donna non fosse più felice. non sorridevano più gli occhi, e poi cominciò a non riuscirle più di far sorridere nemmeno la bocca; era un ghigno sempre più spento, così come la sua pelle. 

mary millington ha bruciato, come si dice, gli stoppini da entrambi i lati, e il desiderio di cambiare la società in cui viveva semplicemente usando se stessa e la gioia del sesso, è stata sostituita da un misto di desiderio all'accumulo e di acrimonia soprattutto verso il marito da cui stava divorziando e che voleva la metà dei suoi averi, aggravata senza dubbio dalla perdita della madre mai probabilmente accettata. 

la società britannica, prendendosi i suoi tempi, ha allargato le maglie della censura e non solo quelle divenendo una delle nazioni più aperte. mary millington che ha perso precocemente la vita ha vinto  una sua battaglia, purtroppo non godendone i risultati se non post mortem. sarebbe veramente stato bello poterla intervistare e disquisire con lei di quei tempi che sembrano così lontani e così belli, visti attraverso gli occhi lucidi della memoria sempre un pò (troppo) propensa all'indulgenza. 

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