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Quel che resta del giorno

Regia di James Ivory vedi scheda film

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LoLori

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La recensione su Quel che resta del giorno

di LoLori
10 stelle

Insieme a "La figlia d'un soldato non piange mai", credo sia il miglior film di Ivory, quale, apprendo da voi, si tratta di un cineasta americano, non Inglese, come mi aveva dato ad intendere per anni, con tante sue rappresentazioni che hanno avuto come sfondo l'isola Britannica... specialista di questo tipo di cinema, delicato e molto, molto veritiero, realistico, sino alla minuziosa, maniacale ricortruzione - di costumi, ambienti e scenografie - tanto da render, da far apparire le sue opere, un vero salto a ritroso nel tempo!

Film davvero magistrale - sotto ogni punto di vista!

Superfluo ribadire le superlative interpretazioni - da Hopkins e Thompson, squisite, sublimi... fino al

cammeo dilungato di Reeves... passando per uno Hug Grant meno gigionesco e più loquace del solito... ed un sempre sommesso Chaplin, Ben Chaplin! ;)
L'addio tra i due protagonisti alla fine, sul tram, un po' alla dott Zivago alla rovescia... in cui un Mr Stevens ancora una volta antepone la forma ed il rigore di l'integrità - non solo morale - ma soprattutto professionale... fingendosi - e pentendosi - indifferente o, almeno, impotente, dinnanzi alla cascata di lacrime di mss Katreen... fa più che spezzar il cuore - fa incaxxare!! Quarant'anni di servizio senza essersi mai sbottonato, mai concesso un distacco da una professione delicata, rigorosa e raffinata, a volte inglorioso ma sempre opprimente e che non concede un proprio sviluppo intellettuale perchè, a dir suo, lui deve servire il padrone compiacerlo, non giudicarlo...

La scena finale invece... è semplicemente... liberatoria! Almeno negli occhi del protagonista...mentre, con sguardo incantato ed illuso, segue per alcuni secondi il piccione che vola via, democraticamente aiutato dal nuovo padrone dell'aristocratica magione, a riprender il volo... sognando forse, in quei brevi istanti, di volar via con lui... spezzare quel guinzaglio, o meglio, aprir lo sportellino di quella gabbia che si è - o le è stata - costruita addosso...
Un vero capolavoro di stile ed intelletto! anche per palati non proprio sopraffini

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