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Zabriskie Point

Regia di Michelangelo Antonioni vedi scheda film

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La recensione su Zabriskie Point

di sakkamoto
10 stelle

Un film che non fu assolutamente compreso all'epoca e addiritura Antonioni venne accusato di aver visto l'America e i suoi conflitti interni in maniera semplicistica, riduttiva, e parziale.Costato 7 milioni di dollari una cifra enorme per l'epoca ne incassò al botteghino soltanto 2 e fu considerato un flop tanto da essere incluso nella poco onorevole lista dei 50 peggiori film di tutti i tempi (di tale  Michael Medved) Il che ovviamente la dice lunga sulla sociologia dell'epoca e sul modo di interpretare le opere "fastidiose" da parte della critica e del pubblico  americani. Ovviamente il film offre prima di tutto uno sguardo poetico e intimista come sempre nelle opere di Antonioni, ma a ben vedere in retrospettiva è anche una feroce a suo modo analisi del capitalismo americano. La storia dell'uomo che ruba un'aereo e viene ucciso nel momento in cui lo restituisce è un reale fatto di cronaca avvenuto all'epoca e letto sui giornali da Antonioni che colpì il regista durante i sopralluoghi per le riprese, tanto da fargli decidere di inserirlo nella sceneggiatura. Gli americani non sopportano di dovere guardarsi allo specchio. La violenza atroce di una società che col denaro ha soffocato qualunque istinto creativo, l'enorme ricchezza grondante sangue di una società corrotta, che gli studenti cominciavano a contestare (in quello che da Berkley diventerà famoso in tutto il mondo come il "68") Oggi che tutti ben sappiamo come quel sogno che volevano venderci sia miseramente finito, ben rappresentato nell'apocalittica e catartica esplosione finale diventa forse più facile capire chi avesse ragione e perchè il film fu ferocemente criticato dalla solita borghesia capitalista e dalla grancassa Hollywoodiana piena di mediocrità vuote e innieggianti al solito sogno americano di cui il grande artista visionario aveva già capito come sarebbe finita, nel momento in cui tutti ancora pensavano solo a ridere e a brindare. Ma qui sta tutta la grandezza dei giganti come Antonioni. Rivedere quel film oggi dopo che tutti abbiamo in mente le orrende immagini delle torri gemelle è assolutamente sconvolgente nella sua cruda didascalica preveggenza. In conclusione un film da rivalutare nella sua visionarietà e non solo per l'impatto musica/immagini di cui nessuno certamente si cura oggi nell'epoca di MTV prima e Youtube dopo (ma che fu certamente il primo anche in questo aspetto) ma sopratutto per quei 5 minuti di vero spontaneo tenero amore fra due ragazzi in contrapposizione alla falsità di tutto il resto, in un deserto di emozioni prosciugate, in un mondo di alienazione, violenza, affari, sopraffazione quei 5 minuti sono l'unica cosa vera che conta, ma è un pugno nello stomaco molto forte quello di Antonioni di fronte al quale si preferisce forse  ancora oggi abbassare lo sguardo.

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